Questa mattina come USB lavoratori migranti, dopo aver chiesto e ottenuto un incontro con l’ufficio immigrazione della Questura di Roma, ci siamo presentat presto in Via Patini, sede degli uffici immigrazione di Roma, trovandoci di fronte ad una incredibile situazione che senza troppe parole, illustriamo con foto.
Questa è la situazione che giornalmente ci troviamo di fronte davanti ad ogni Questura delle grandi città.
File interminabili per avere un appuntamento che verrà dato, nella maggiorparte dei casi, quando il Permesso di Soggiorno è già scaduto, portando i lavoratori stranieri in un limbo indefinito: sopportati dal Ministero dell’Interno che li deve considerare “in regola”, ma non aventi gli stessi diritti degli altri cittadini in quanto risultano con PdS scaduto. Ciò provoca impossibilità di avere un contratto di lavoro, impossibilità di avere un conto in banca, una tessera sanitaria, una residenza.
È chiaro ormai a tutti, meno che a questo Governo, che il meccanismo che lega il PdS a un contratto di lavoro e che lo limita a pochi anni non è più gestibile e la situazione sarà sempre più grave. Tutto questo confermato dalla volontà del Governo di mantenere limitati gli organici per le pratiche degli Uffici Stranieri, con l’incapacità di riassumere i lavoratori precari che per un determinato tempo avevano supportato la situazione critica.
Oggi stesso comunicheremo l’esito dell’incontro e le decisioni che come USB lavoro migrante di Roma prenderemo.