Nel pomeriggio di oggi, martedì 1 aprile, nell’ambito del Consiglio comunale una piccola delegazione di insegnanti ed educatrici di Roma Capitale, organizzate con l’ USB, consegnerà ufficialmente un dono al sindaco Marino.
L’iniziativa ribadisce simbolicamente la contrarietà alle politiche di disinvestimento economico e di progressiva esternalizzazione dei servizi educativi 0-6, destinati ai più piccoli, nonché alla loro conseguente perdita di qualità, causata dalla mancata copertura degli organici di diritto ed al mancato invio di personale supplente.
Le educatrici e le insegnanti sono state formate - anche con dispendio economico - a lavorare con qualità, e si rifiutano quindi di rassegnarsi ad assolvere il ruolo di semplici "badanti" di bambini. Chiedono dunque, per la loro dignità lavorativa e per il diritto dei bambini ad essere educati, che l'Amministrazione intervenga con chiarezza, incrementando le risorse sui servizi educativi e scolastici pubblici.
Nella partecipata assemblea del settore scolastico educativo, organizzata dall’ USB il 25 marzo scorso, le lavoratrici hanno votato una piattaforma contenente richieste e proposte concrete su cui si sollecita un riscontro urgente da parte del sindaco Marino, che sarà invitato all’assemblea generale delle lavoratrici del settore indetta il prossimo 10 aprile, dalle ore 15.00, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio.
L’USB ritiene che le richieste contenute nella piattaforma non possano rimanere inascoltate da parte del sindaco, in quanto sono fortemente sentite dai cittadini della capitale e dalle lavoratrici, le quali annunciano di essere pronte a tutto per ottenere la loro stabilità lavorativa, il rispetto e la valorizzazione del personale e della qualità di questi servizi educativi pubblici.
Aderente
alla FSM