CONTRO LA PRECARIETÀ CHE “FA SCUOLA”
I servizi educativi all’infanzia rappresentano l’anello più importante e insieme più fragile del sistema scolastico. In questi anni sono stati oggetto di una politica governativa fatta di tagli sul personale e sui servizi ai cittadini, che ha di fatto istituzionalizzato la condizione di precarietà del lavoro e ridotto ai minimi termini la qualità dei servizi alla persona e della vita di ognuno.
Per questo le insegnanti e le educatrici comunali, organizzate con RdB-USB P.I., parteciperanno all’Assemblea nazionale di tutti i lavoratori precari della Scuola, dell’Università e della Ricerca, indetta da USB il prossimo 25 settembre a Roma, presso il Centro Congressi Cavour, via Cavour 50/A, dalle ore 10.00.
Le insegnanti e le educatrici comunali si uniscono ai precari della scuola statale nel contestare il progetto di smantellamento di tutta la Scuola pubblica e denunciano come l’amministrazione capitolina stia seguendo la stessa linea del governo, aprendo le braccia alla privatizzazione, dando in concessione ben sette nidi costruiti con soldi pubblici, esternalizzando man mano l’intero servizio di pulizia, di assistenza scolastica e di custodia e tappando i vuoti d’organico con supplenze “spezzatino”.
Le insegnanti e le educatrici comunali saranno dunque presenti all’Assemblea nazionale in quanto parte integrante del settore educativo, per chiedere che i governi, locali e nazionali, dimostrino vera attenzione fornendo un elemento indispensabile al funzionamento delle scuole dei servizi educativi, ossia personale con contratto a tempo indeterminato.