Come tutti gli anni, il Comune di Roma avrebbe dovuto pagare a settembre le ferie non godute dell'anno scolastico 2011/2012 alle lavoratrici dei nidi e delle scuole d’infanzia.
“Ma il pagamento è stato posticipato ad ottobre, adducendo problemi tecnici. Ora scopriamo che i problemi tecnici non ci sono più ma, guarda un po’, sono sorti problemi economici, per cui i fondi destinati al pagamento delle ferie non godute sarebbero stati utilizzati per altro”, spiega Daniela Pitti, dell’USB Enti Locali ed eletta RSU al Comune di Roma.
“Ancora una volta si fa cassa svuotando le stesse tasche, quelle già ridotte a livelli minimi di retribuzione, mentre non viene in mente a nessuno di toccare gli stipendi da 135 mila Euro e più l’anno di chi prende queste sagge decisioni; oppure di chi ha dimostrato di gestire con grande rettitudine le ex municipalizzate romane”, ironizza Pitti, che aggiunge: “Le lavoratrici considerano il blocco dei pagamenti delle ferie come l’ennesima beffa ai loro danni e sono pronte a mobilitarsi per chiedere, oltre al pagamento di quella spettanza, il rispetto di tutti i loro diritti, primo fra tutti quello di essere assunte e di avere una garanzia di stabilità”.
“Faremo sentire la nostra rabbia già il 27 ottobre al NO MONTI DAY, ma non ci fermeremo – conclude la sindacalista USB - non siamo più disposte a sopportare governi nazionali e locali che attuano le politiche di rigore solo ed esclusivamente sulla nostra pelle”.
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