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Roma

Roma. OdG dell'ASSEMBLEA DEI LAVORATORI

Roma,

In allegato l'OdG approvato

Vista la convocazione dell’assemblea in data odierna, 27 Ottobre 2010, indetta dalla RdB/USB;


Considerati i ritardi relativi alla contrattazione decentrata nell’ambito dei fondi 2009 e 2010;


    Vista la necessità di recuperare – almeno parzialmente – i guasti provocati dalle precedenti contrattazioni relative al settore scolastico ed educativo;


    Viste inoltre le tre petizioni predisposte dalla RdB/USB relative rispettivamente:


-    al personale degli asili nido;


-    al personale delle scuole dell’infanzia;


-    al personale di tutti gli altri servizi;


Avuta conoscenza dell’indagine avviata nei confronti di lavoratrici ed eletti RSU disposta dalla Questura di Roma;

 

APPROVA IL SEGUENTE ORDINE DEL GIORNO



1.    Auspica la conclusione dei concorsi e la stipula dei nuovi contratti individuali entro il prossimo 31/12/2010 protraendo la loro conclusione oltre tale data solo se si realizzi la possibilità tecnico-giuridica di derogare almeno per un anno alle disposizioni finanziarie previste dal D. Lgs. 78/2010 convertito in legge 122/2010 (in particolare l’art.9, comma 1).



2.    Sollecita la tempestiva chiusura della trattativa con l’amministrazione comunale sulla base dei contenuti già sottoscritti da centinaia di lavoratori e lavoratrici nelle tre petizioni proposte dalla RdB/USB



3.    Decide di mantenere alta l’attenzione sulla trattativa con nuove mobilitazionie manifestazioni in collegamento con altre realtà cittadine in lotta e secondo calendari di iniziative comuni fino a convergere su una potenziale data di sciopero per il prossimo 25 Novembre 2010



4.    Esprime la più grande solidarietà a tutte le lavoratrici della scuola dell’infanzia e dell’asilo nido e ai rappresentanti sindacali indagati per aver chiesto il rispetto dei loro diritti in occasione dello sciopero dello scorso 31 Maggio e condanna fermamente l’operato della giunta Alemanno che alle lotte sociali risponde con la criminalizzazione.

 

L’Ordine del giorno viene approvato a larghissima maggioranza con un solo voto di astensione e nessun voto contrario dai 502 presenti.