A seguito delle trattative interrotte unilateralmente da parte dell’Amministrazione Comunale di Roma, RdB-USB Pubblico Impiego conferma lo stato di agitazione di tutto il personale capitolino. Nei prossimi giorni partiranno le prime assemblee di consultazione dei lavoratori, per arrivare a iniziative di lotta diversificate tra cui anche lo sciopero.
“L’indisponibilità da parte della Giunta Alemanno a mettere in moto una vera politica del personale, e la confusione dei ruoli messa in atto dall’Assessore Cavallari, sono la causa principale della proclamazione del nostro stato di agitazione”, dichiara Roberto Betti, RdB–USB P.I. del Comune di Roma.
“L’amministrazione ha ricevuto da parte nostra serie e approfondite proposte che sono scaturite dalle esigenze espresse dai lavoratori - continua il rappresentante RdB–USB - come dimostrano, ad esempio, le 6.000 firme raccolte nei mesi scorsi per chiedere l’incremento del buono pasto, inchiodato da quasi 10 anni a 5,25 Euro; o le proposte per il potenziamento del settore educativo e scolastico, o ancora quelle per onorare il piano assunzionale, sia per la concorsualità pubblica, sia per quella interna, sia per il completamento delle assunzioni dei precari”.
“Purtroppo – sottolinea Betti - dobbiamo registrare la sistematica denigrazione di RdB–USB da parte dell’Assessore Cavallari e la reiterata violazione delle più elementari regole delle relazioni sindacali: relazioni che continuano ad avvenire in forma riservata solo con alcune organizzazioni e non con i nostri rappresentanti, i quali si distinguono invece per la massima concretezza. Per questo auspichiamo che il Comune di Roma si presenti alla conciliazione in Prefettura e si riapra al più presto il negoziato sindacale. In caso contrario riteniamo opportuno che Alemanno tragga le opportune conseguenze circa l’operato dei suoi assessori e prenda nelle sue mani le redini della trattativa”, conclude il rappresentante sindacale RdB-USB.
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