Ieri è stata depositata la proposta di Delibera consiliare dalla Presidente della commissione Scuola del Comune di Roma, Teresa Maria Zotta, per la modifica del Regolamento comunale del servizio AEC/OEPA.
Il prossimo, fondamentale passaggio, sarà il voto in consiglio comunale per approvare la modifica del Regolamento e rendere, finalmente, possibile l’utilizzo dei Piani assunzionali dei prossimi anni per l’internalizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici.
Lo scorso febbraio, nell’ultimo incontro di aggiornamento tra USB e l’assessore De Santis, la road map che si profilava prevedeva esattamente questo passaggio e questa tempistica.
Dunque non possiamo che esprimere soddisfazione per un obiettivo che è ormai a portata di mano delle lavoratrici e dei lavoratori che negli ultimi due anni hanno impiegato tutte le loro forze e le loro intelligenze per dare vita ad una battaglia, questa della reinternalizzazione del servizio scolastico di integrazione e dei suoi lavoratori, che è stata innanzitutto una battaglia di civiltà e giustizia, che ha fatto della qualità del lavoro la bandiera dell’inclusione degli alunni disabili.
Quello che si profila all’orizzonte è un fatto epocale, che rompe con uno schema consolidato che ha visto, negli ultimi 30 anni, coagularsi in un unico interesse amministrazioni locali di tutti i colori, Cgil-CIsl-Uil e Legacoop-Confcooperative-Agci: l’interesse per la gestione della enorme mole di soldi pubblici riversati negli appalti legati al welfare e del clientelismo oligopolistico della cooperazione (che di sociale non ha più nulla) a soddisfare i propri appetiti “prenditori” nella gestione della privatizzazione di interi pezzi di Stato.
Crediamo che in questo momento storico, in cui la grande coalizione al governo del Paese assume a principio, insieme allo sblocco dei licenziamenti, quello di smantellare il Codice degli Appalti restaurando il “massimo ribasso”, eliminando il vincolo di subappalto e reintroducendo il principio per cui è lo stesso gestore in appalto che programma e controlla l’esecuzione dei lavori (!), il “processo” che si innesca a Roma Capitale con la modifica del regolamento e l’internalizzazione del servizio rappresenti davvero il punto, per le lavoratrici e i lavoratori, da cui ripartire.
Parliamo di “processo”, perché continuiamo a pensare che sulla realizzazione materiale della internalizzazione, sui suoi meccanismi, sulle assunzioni di chi oggi opera in appalto, andrà garantito in ogni caso lo stesso controllo popolare messo in campo in questi due anni.
Pensiamo anche che gli ultimi 100 metri siano quelli più difficili; pensando di avere la vittoria in tasca, potrebbe essere facile lasciarsi distrarre, inciampare e mancare l’appuntamento con la Storia. Per questo riteniamo di dover tenere alta l’attenzione.
Nei prossimi giorni costruiremo una grande assemblea cittadina di lavoratrici e lavoratori, invitando l’amministrazione capitolina e l’assessore De Santis a presenziare e a garantire attraverso gli atti che saranno necessari, che il “processo” di reinternalizzazione del servizio e dei lavoratori vada avanti oltre la modifica del Regolamento.
Invitiamo, infine, tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori a costruire un presidio, in occasione del Consiglio capitolino che delibererà in merito, per sostenere e portare a compimento la modifica del Regolamento del servizio AEC/OEPA.
«Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza».
(A. Gramsci)
USB Lavoro Privato