Nota di Asia-Usb Roma su uno delle migliaia di sfratti in corso in città.
Stamattina abbiamo impedito con la nostra mediazione che un 82nne venisse sfrattato dall'alloggio in cui abita da decenni, di proprietà di un ente previdenziale. La causa dello sfratto è una morosità maturata per via di un affitto che copre interamente la pensione percepita dall'anziano. Abbiamo ottenuto un mese di rinvio, vista sia l'età che la condizione clinica del signore, con l'impegno di ricucire i rapporti coi Servizi Sociali e trovare una soluzione alternativa alla strada per metà novembre.
Appare chiaro però, anche alla luce dei dati sugli sfratti pubblicati recentemente, che la questione abitativa non possa più attendere e vada affrontata strutturalmente. La riflessione è su quello che viene definito libero mercato e su quanto quotidianamente produce sui territori, in termini economici si, ma anche sociali. Gli enti locali non hanno né le risorse né in alcuni casi gli strumenti per intervenire e dovrebbero essere i primi a denunciare la catastrofe in corso. I detentori di ingenti patrimoni immobiliari, così come i piccoli proprietari, non affittano quasi a nessuno poiché quasi nessuno può offrire le garanzie che richiedono, rendendo inapplicabile anche quel poco di welfare esistente.
A nostro avviso, l'unica via di uscita è l'incremento massiccio di edilizia pubblica accompagnato da una nuova legge sui canoni che attenui la pressione di questi ultimi.