Finalmente, il 2 Aprile 2008, è stato firmato un accordo che prevede il ripristino di due graduatorie permanenti per il reclutamento del personale scolastico educativo del Comune di Roma.
Secondo l’accordo la graduatoria dei nidi sarà formata:
- dalle idonee al corso-concorso già espletato;
- dagli idonei al concorso da espletare rivolto alle educatrici appartenenti alla graduatoria del 1997 che abbiano prestato almeno 100 gg. di servizio;
L’amministrazione si impegna a bandire entro Giugno 2008 il corso-concorso riservato alle educatrici inserite nella graduatoria G.M. 2811 del 1997.
La graduatoria della scuola dell’infanzia sarà invece formata:
- idonee ai corsi-concorsi già espletati
- idonee al concorso pubblico già espletato dopo la scadenza della graduatoria concorsuale e che abbia prestato almeno 100gg. di servizio.
Le RdB hanno deciso di sottoscrivere l’accordo perché è il risultato delle lotte di tante Lavoratrici che sono riuscite, attraverso la nostra organizzazione, a far valere il loro diritto ad un lavoro dignitoso, opponendosi energicamente, a chi voleva relegare la figura la figura dell’Educatrice al semplice ruolo di “tappabuchi”.
Siamo consapevoli che questo accordo arriva in piena campagna elettorale:
è necessario per questo non abbassare la guardia ed intraprendere tutte le iniziative affinché si arrivi ad azioni concrete, ossia all’emissione del bando concorsuale nel più breve tempo possibile.
Durante l’incontro RdB ha sollevato nuovamente il problema della riduzione dell’organico nei nidi, dell’indecenza delle sostituzione part-time e delle continue situazioni di fuori rapporto che si verificano nei servizi educativi.
L’amministrazione, pur non nascondendo le evidenti difficoltà ha assunto un atteggiamento di chiusura rinviando ad un altro tavolo di trattativa i problemi da noi esposti.
Anche in questo caso pensiamo che il personale educativo e scolastico debba mantenere un forte livello di mobilitazione.
Il 3 aprile intanto consegneremo al Commissario Straordinario ed ai Candidati Sindaco, l’appello – correlato da 1300 firme – per sospendere la riduzione degli organici dei nidi.