Il 23 Dicembre – in occasione della sottoscrizione definitiva del Contratto Decentrato – scrivevamo che per decenza la Giunta avrebbe dovuto farsi da parte. Una valutazione – la nostra – che traeva spunto dalle vicende legate alla gestione del personale capitolino e alla sostanziale assenza di una politica di governo per il settore scolastico ed educativo (nidi e materne).
E’ di ieri pomeriggio la notizia del ritiro delle deleghe agli assessori da parte di Alemanno ed è di ieri mattina la proclamazione dello sciopero di USB per tutto il personale capitolino previsto per il 4 Febbraio. Una singolare coincidenza!
Oggi tutta la stampa lancia il toto-nomine ponendo in bilico molti assessori uscenti e lanciando altri personaggi.
Tra gli assessori in bilico figurano proprio Enrico Cavallari e Laura Marsilio che hanno ricoperto rispettivamente la carica di assessore al personale il primo e alla scuola il secondo.
Non saremo noi a chiedere la testa di questo o quell’assessore (anche se la duplicità di incarichi parlamentari di Cutrufo, di Antoniozzi e di Leo non è proprio il massimo dal punto di vista del rispetto delle regole), ma crediamo fermamente che occorra una politica diversa, un cambio di passo rispetto proprio alle politiche del personale e della scuola.
Per quanto riguarda il personale è necessario anzitutto far scorrere le graduatorie delle progressioni verticali appena concluse, completare subito il piano assunzionale, stabilizzare i precari, aumentare il valore del buono pasto e ripristinare il permesso per il “cambio assegno”.
Per quanto riguarda la scuola occorre invece ripristinare l’unità d’organico nei nidi e nelle sezioni ponte, avviare il corso-concorso per la scuola dell’infanzia, assumere – come da piano assunzionale – 120 educatrici e 87 insegnanti dalle graduatorie permanenti e ultimare l’assunzione delle 150 educatrici del concorso pubblico (ne restano una trentina).
Che si tratti di Bertolaso, o di Visconti, o di Rossin, o di chiunque altro questo è ciò che occorre. Questo è quello che chiedono i Lavoratori e le Lavoratrici del Comune di Roma.
Siamo certi che la sistemazione dei tasselli del puzzle di Alemanno non abbiano a cuore le sorti del personale o quelle dei cittadini, quanto piuttosto le proprie personali ambizioni verso la scena politica nazionale.
Ma se Alemanno non è riuscito a governare Roma, pensa davvero di poter governare l’intero paese (anche se come vice di Berlusconi)?
Nei prossimi giorni USB promuoverà in tutti i posti di lavoro assemblee del personale e dà appuntamento a tutto il personale per lo