Gli immobili realizzati in regime di edilizia residenziale pubblica dalla Costruzioni Edilizie Europee s.r.l., oggi fallita, erano stati riacquisti al patrimonio del Comune di Roma, con la Determinazione dell’Assemblea Capitolina n. 33/2017.
I conduttori, assistiti dall’Avv. Vincenzo Perticaro, avevano provveduto ad accendere l’attenzione sulle case di via Madre Teresa Napoli, denunciando le gravi mancanze perpetrate dal costruttore, dinanzi agli Enti comunali e regionali.
In accoglimento delle denunce avanzate dai cittadini, Il Comune di Roma è giunto a revocare la concessione del diritto di superficie, nonché ad annullare la Convenzione ex art. 35 della L. n. 865/1971, stanti le gravi violazioni di legge commesse dal costruttore e il mancato ottenimento del contributo pubblico previsto per la realizzazione delle case.
Con la sentenza n. 4903/2018, il TAR Lazio – Roma ha dichiarato la legittimità della decisione del Comune di Roma assunta con la Deliberazione n. 33/2017, accogliendo in toto la linea della difesa dei conduttori, rappresentati dall'inizio da Asia USB.
In data 23.11.2023, Il Consiglio di Stato ha rigettato l’appello proposto avverso la decisione di primo grado, confermando la decisione del TAR Lazio, così riconoscendo la correttezza dell’iter procedimentale seguito dal Comune di Roma e la necessità di tutelare la finalità pubblica assegnata agli immobili e dei diritti dei cittadini assegnatari delle case.
Continua la battaglia di Asia-Usb di denuncia delle truffe sui Piani di Zona e per la difesa delle finalità sociale, violate da finte coop. e ditte costruttrici, previste dall'edilizia agevolata (I,II e III PEEP), destinati alle famiglie che non potevano accedere al mercato privato della casa.
ASIA-USB