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ROSARNO: SOUMAHORO (USB), BISOGNA COMBATTERE SUL PIANO SINDACALE E SOCIALE LA FILIERA DELLO SFRUTTAMENTO


COMUNICATO STAMPA

 

"L'uccisione di Sekine Traore nel ghetto di Rosarno si colloca in un contesto di persone marginalizzate sul piano sociale ed usate da un padronato che li sfrutta sul piano lavorativo”, dichiara Aboubakar Soumahoro, dell'Esecutivo nazionale USB, in visita presso la tendopoli nel comune di San Ferdinando insieme all’associazione internazionale Medici per i Diritti Umani (Medu).

"Qui, tra i braccianti agricoli rimasti nel campo che ospita la  tendopoli, c'è un clima di silenzio pieno di indignazione. Tutti chiedono piena giustizia – prosegue  il dirigente sindacale - e che niente sia rimosso dalle indagini per individuare tutte le responsabilità di quell’atto. Anche se constatiamo che la baracca dove è avvenuto l'omicidio non è sotto sequestro".

Aggiunge Soumahoro: "Il Governo e gli enti locali hanno una responsabilità morale in relazione alla condizione di prigionia a cielo aperto, da dannati della terra, in cui vengono tenute queste persone. Motivo per cui siamo impegnati nel percorso di costituzione della categoria dei braccianti agricoli”.

“Stiamo parlando di nuovi schiavi, ad uso e consumo di una vasta filiera di sfruttamento. Il vero caporalato è proprio questo sistema, che bisogna combattere attraverso l'organizzazione dei lavoratori sul piano sindacale e sociale",  conclude Soumahoro.

 

San Ferdinando