Da domani si vota. Dopo 4 anni si rinnovano le RSU in tutta la pubblica amministrazione e nelle scuole.
Sembra passato un secolo, in mezzo tanto tempo, una pandemia mondiale, la scuola investita dalla digitalizzazione e dalla didattica a distanza, decine di migliaia di docenti e lavoratori ATA andati in pensione, pochi stabilizzati, decine e decine di migliaia ancora precari. Stessi spazi, stessi numeri, a parte il personale covid, nessun intervento strutturale. Un mondo abbandonato a se stesso e ancora in giro le stesse facce e le stesse proposte sindacali di chi fa patti con il governo (CGIL CISL UIL), di chi ormai non fa altro che amministrare quel che ha (SNALS e GILDA), di chi, nonostante numeri e crescita, riesce a essere ininfluente ed evanescente nel mondo della scuola (ANIEF e le sue candidature inconsapevoli...).
Intanto scoppia una guerra, si parla di conflitto mondiale e tutti questi signori stanno zitti, non dicono una parola di pace, non danno nessuno strumento a chi insegna e forma dei ragazzi, per riuscire a fare comprendere quel che accade, per non farsi trascinare dalle urla di chi vuole per forza distruggere il mondo.
Davvero si può pensare di fare sindacato scuola senza il coraggio di trasmettere un messaggio forte, che parla di diritti, dignità, sicurezza, salari, formazione, prospettive di futuro? Questo è stato il cuore della nostra campagna, questo quel che ci ha permesso di presentare centinaia di liste in più della scorsa volta, di essere presenti su tutto il territorio nazionale, di essere la vera novità e la vera alternativa critica e conflittuale nel mondo della scuola.
Per questo serve votare USB.
Ci siamo e ci saremo sempre.