Ciascun lavoratore è tenuto a svolgere il proprio compito (lavoro) al meglio delle sue capacità, competenza e professionalità.
Ovviamente non va sottovalutata l'esperienza che nell'ambito dei Vigili del Fuoco è fondamentale nel non ripetere eventuali errori commessi in precedenza e nel riportare sempre a casa la pelle...
Ciò premesso, lo sappiamo bene, dalle tecnologie e dagli errori del passato abbiamo notevolmente migliorato tutto l'aspetto che riguarda il Soccorso Tecnico Urgente e conseguentemente la sicurezza per gli operatori del soccorso.
Nel nostro particolare lavoro, siamo continuamente chiamati ad avere delle responsabilità e soprattutto a rispettare ciò che ci viene comandato dai nostri superiori. Tuttavia, valutati i rischi, non dobbiamo assolutamente mettere mai a rischio la nostra e l'altrui incolumità; proprio per questo motivo, negli anni abbiamo subìto dei processi evolutivi mirati a migliorare sia le attrezzature con cui andiamo ad operare sia i mezzi che usiamo.
Precisato che nell'ordine gerarchico imposto dalla 217/05, non dobbiamo mai scollegare il cervello dalle azioni che compiamo poiché, quali professionisti del soccorso, non possiamo spingerci oltre dei limiti imposti dagli eventi e dalle circostanze, analizziamo alcuni aspetti inerenti alcuni territori e troviamo delle palesi eccezioni e soprattutto delle incomprensibili contraddizioni.
Abituati ad imparare sul campo, abbiamo iniziato a prestare soccorso sul Lago di Garda con piccole imbarcazioni, spesso non adatte alla conformazione del lago che, a causa della sua pericolosa mutevolezza, imponeva il perfezionamento del Soccorso Tecnico Urgente con mezzi più idonei ed appropriati. La RIO 850 che dapprima sembrava potesse essere all'altezza del compito, in realtà, in talune condizioni meteo, metteva seriamente in discussione la galleggiabilità e la salvaguardia dell'equipaggio.
Molti si sono prodigati per migliorare questo aspetto, li ringrazio pubblicamente, e con l'arrivo della RAFF 06 si entrò nella sfera della esecuzione degli interventi di qualsiasi natura in quasi tutte le condizioni meteo finora riscontrate; uno scafo decente con potenza sufficiente e soprattutto attrezzata per spegnere gli incendi e contestualmente aspirare l'acqua usata per evitare l'affondamento delle imbarcazioni soccorse. Un notevole passo in avanti. Professionale.
Ne conseguì una formazione serrata e professionale non di meno un accresciuta consapevolezza che con gli arrivi dei traghetti della società Navigarda capaci di contenere ben oltre i mille passeggeri, la risposta che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco doveva fornire certezze e null'altro. C'eravamo riusciti, si poteva effettuare un intervento senza andare oltre una soglia di rischio che per nulla al mondo deve essere superata.
Poi a capo del Corpo Nazionale arriva un certo ingegnere, uno di quelli che la sa lunga sui Vigili del Fuoco, uno che ha fatto il comandante, il direttore interregionale ed infine il Capo del Corpo; vuoi mettere avere uno così anziche un prefetto come era accaduto in precedenza... Tutta un'altra cosa!
Infatti. Nella sua carriera di Capo del Corpo è riuscito benissimo a smantellare tutta la componente del Corpo Nazionale dicendo di si a tutti i politici che gli hanno chiesto di ridurre i costi a scapito del Soccorso, ha ubbidito in modo "professionale" senza mai mettere in discussione le direttive ricevute e senza valutare che ne valeva la vita dei colleghi che operano sul campo (e sull'acqua), laddove ridurre i costi voleva significare tagliare risorse in modo lineare. Lui l'ha fatto.
Incaricato il suo subalterno, anche questo ha ubbidito in modo "professionale"; ha riordinato la flotta di tutte le imbarcazioni d'Italia tagliando tutto il tagliabile quasi fosse in un Risiko.
Sembra quasi che la migliore qualità dei quadri dirigenti del Corpo debba per forza essere l'ubbidienza; ebbene sia!
Vi è poi un dirigente che invece di "stracciarsi le vesti" perché interessato in primis, scrive le letterine a Babbo Natale e pensa già alla sua carriera (professionale), favorisce l'avvicendamento dei Vigili del Fuoco con Volontari e/o Capitaneria di Porto, trasferisce il personale (si occupa di riordino del Corpo in prima persona) nella sede centrale e lo adibirà a compiti di Polizia Giudiziaria e non... Si ubbidisca al superiore sempre e comunque senza mai mettere in discussione nulla! Si compia il proprio "dovere" dettato da una politica inqualificabile, eccellente a creare un sistema perverso eseguibile solo da adepti!
Buttare al vento la professionalità e l'esperienza di una quarantina di uomini è il miglior modo di ubbidire ed inchinarsi al superiore ordine.
Mettere a repentaglio la vita degli altri sarà una colpa appena percettibile che ancora sta scritta nell'81/08 ma ben presto riordineremo anche quello....è così fastidioso nelle cause in tribunale...!!!
I Veneziani dicevano s-ciao suo per dire al Signore di turno di essere al suo servizio e da questo termine è nato il Ciao che tutti conosciamo; già, ma quello era un Signore veramente e non un servile funzionario dello Stato.