Il 24 giugno durante la manifestazione di Roma contro il governo Meloni i lavoratori del terzo settore si sono diretti verso la sede nazionale di Confcooperative a via Torino per protestare, con lancio di uova, contro il sistema cooperativistico che si appresta ad un rinnovo contrattuale senza rispettare le aspettative dei lavoratori.
USB avrebbe tutto il diritto di sedere a quel tavolo, a maggior ragione dopo l'incontro in Lega Coop avvenuto il 26 maggio durante lo sciopero generale in cui è stato rappresentata la necessità di un cambio di paradigma nella contrattazione del Ccnl per restituire parola e centralità ai lavoratori, ma evidentemente tanto Cgil Cisl Uil quanto le parti datoriali hanno interesse a tenere segreta una trattativa che porterà a pochi centesimi di aumento, forse.
Questo rinnovo dimostra come sia assolutamente necessaria l’introduzione di un salario minimo, perché la contrattazione dei sindacati confederali è del tutto inefficace. Per questo daremo pieno sostegno alla raccolta firme per la legge di iniziativa popolare per l’introduzione di un salario minimo.
Non daremo tregua a Lega Coop, a Confcooperative e AGCI - le centrali cooperative - finché anche USB non sarà ammessa ai tavoli di trattativa per un rinnovo del CCNL che dia dignità, salario e diritti ai lavoratori del terzo settore.
USB Coop Sociali