Sabato 4 febbraio l’USB scende in piazza in tutta Italia per la campagna “Uniti per il Reddito”, contro l’attacco del governo Meloni ai settori popolari. Lo faremo per dire che il Reddito di Cittadinanza non va abolito ma ampliato a Reddito di Base universale e incondizionato.
Il sostegno al reddito è necessario non solo per migliaia di persone a cui il governo vuole togliere uno strumento di dignità, ma per tanti, troppi lavoratori e lavoratrici che non hanno un salario sufficiente alla sopravvivenza. Con il sostegno al reddito, in un Paese senza salario minimo per legge e con gli stipendi in ribasso da anni, si può dire “no” al datore di lavoro che offre una paga sotto la soglia di povertà.
L’integrazione al reddito serve a compensare le pensioni minime, che non garantiscono vita degna, complice la privatizzazione della sanità con l’aumento dei costi delle cure e la necessità di ricorrere a prestazioni private.
È necessaria per chi non riesce a fare fronte agli alti costi di affitti e mutui, sommati all’aumento delle bollette e di diversi beni essenziali.
Serve ad ampliare il sostegno agli studenti universitari, perché la formazione costa e troppe volte pesa sulla famiglia o costringe chi studia ad ammazzarsi anche di lavoro.
È fondamentale regolarizzare tutti i migranti, troppo spesso sono oggetto di ricatto, di lavoro nero ultra-sfruttato: che possano beneficiare di un sostegno al reddito è una questione di giustizia.
È fondamentale che il sostegno al reddito sia su base individuale, non familiare, perché questa modalità penalizza la componente femminile.
Niente di tutto questo è nelle intenzioni del governo Meloni: la manovra di Bilancio è l’ennesimo enorme spostamento di denaro pubblico a favore delle imprese. Si garantiscono finanziamenti e concessioni ai privati, ma non si investono fondi nelle priorità della popolazione, prima fra tutte un aumento consistente dei salari e del welfare a garanzia di diritti minimi come casa, salute, istruzione e trasporti.
Il governo vuole abolire il Reddito di Cittadinanza non tanto per colpire “i fannulloni” di tanta retorica, ma perché agli imprenditori serve una massa di uomini e donne costretti ad accettare le proposte di lavoro più indecenti.
Sabato 4 saremo dunque nelle piazze per dire no a questo governo, per ribadire che il sostegno al reddito va mantenuto e ampliato e che serve avviare una stagione di aumenti salariali, a partire da un salario minimo per legge di 10€ l’ora, e di offerte di lavoro dignitose per chi è disoccupato o in condizioni di estrema precarietà.
Invitiamo percettori di RdC, lavoratori e lavoratrici, forze politiche e sociali, comitati territoriali, a sostenere questa campagna di dignità e condividere la partecipazione nelle piazze del 4 febbraio.
Uniti per il Reddito!
Le iniziative di sabato 4 febbraio (in aggiornamento)
Torino – mercato piazza Foroni – ore 11
Milano – piazza XXIV Maggio – ore 14,30
Vicenza - Inps di corso Ss. Felice e Fortunato - ore 10
Trieste - Campo San Giacomo - ore 10,30
Genova – piazza Nicolò Barabino – ore 15
Bologna – Montagnola – ore 15,30
Rimini – piazza Cavour – ore 16
Firenze – Prefettura – ore 10,30
Livorno – piazza Grande – ore 16
Pisa – Corso Italia (angolo via Pascoli) – ore 16,30
Perugia – piazza Italia - ore 15
Roma – piazza dei Mirti – ore 14,30
Viterbo – via Cassia sud 3a - ore 10
Teramo – corso San Giorgio – ore 18
Isernia - piazza Stazione - ore 10
Napoli – Prefettura – ore 10
Benevento – Mercato S.Colomba – ore 10
Caserta – Prefettura – ore 10
Giugliano – Comune – ore 10
Salerno – Prefettura – ore 10
Bari - Arpal, via Cirigliano 1 - ore 10,30
Cosenza – piazza XI Settembre – ore 10
Palermo – mercato Ballarò – ore 12
Catania – piazza Stesicoro – ore 10
Cagliari – via Roma (consiglio regionale) – ore 9,30