COMUNICATO
Università di Salerno: presentato il bilancio di previsione 2010: vigileremo sulle promesse del Rettore
RdB: ribandire subito i 14 posti revocati nel 2009
Venerdì 8 gennaio, presso il Salone del CdA dell’Università degli Studi di Salerno, il Rettore Raimondo Pasquino ha presentato alle Organizzazioni Sindacali e alla RSU, il bilancio di previsione per il 2010.
“Nessun taglio per il personale tecnico ammninistrativo”: queste le parole del Magnifico. La RdB Pubblico Impiego nel suo intervento ha ribadito con fermezza che controllerà nel corso dell’anno l’impegno assunto dal Rettore, verificando se le parole saranno supportate dai fatti.
La RdB ha ribadito come ogni anno al rito del bilancio di previsione poi segue, in modo sistematico da anni ormai, la mancata discussione sul bilancio consuntivo che priva, nella sostanza, i lavoratori, di qualsiasi controllo ed effettivo intervento sulla parte economica integrativa del loro stipendio. La verità è che quest’anno si sono consolidati i tagli del trattamento accessorio già operati nel 2009, tagli che da diversi anni sono una costante della contrattazione integrativa dell’Ateneo salernitano.
Pertanto, la RdB ha chiesto al Rettore di sbloccare il varo del nuovo regolamento “conto terzi” che permetterebbe di apportare un minimo di risorse aggiuntive nella contrattazione. Inoltre, sul reclutamento, è necessario affrontare subito la programmazione triennale per ribandire i 14 posti di lavoro per personale tecnico ammninistrativo, che sono stati revocati nel 2009.
La pianta organica và ripristinata visto che la Legge 1/2009 prevede che le Università "possono procedere, per ciascun anno, ad assunzioni di personale nel limite di un contingente corrispondente ad una spesa pari al cinquanta per cento di quella relativa al personale a tempo indeterminato complessivamente cessato dal servizio nell'anno precedente".
Infine la RdB ha sollecitato l’urgenza di affrontare la discussione sulle riforme che si abbatteranno sull’Ateneo a causa del DDL Gemini e del D.Lgs. 150/09 (riforma Brunetta della Pubblica Ammninistrazione).
Il trattamento accessorio dei lavoratori dell’Università di Salerno è ormai ridotto al minimo storico, sotto l’1% dei 200 milioni di euro di tutto il bilancio dell’Ateneo: sempre più paradossale si rivela la propaganda di chi vuole far credere che così si premia la produttività e si qualifica il lavoro dei dipendenti pubblici.