L'Istituto Superiore di Sanità ha un ruolo centrale nella programmazione ed attuazione delle politiche sanitarie nazionali. Circa un terzo del personale ISS è precario, ovvero 600 fra ricercatori, amministrativi e tecnici con diverse forme contrattuali. Intanto il piano assunzioni 2010 è ancora fermo tra Ministero dell’Economia e Ministero della Funzione Pubblica. Per sbloccare questa situazione, USI-RdB Ricerca ha indetto per domani, giovedì 30 settembre, un presidio davanti al Ministero della Funzione Pubblica alle ore 10.30.
"I continui tagli alla ricerca pubblica stanno devastando l'intero sistema degli Enti Pubblici di Ricerca”, dichiara Claudio Argentini, della Segreteria nazionale USI-RdB Ricerca. “Il paradosso è che anche quando gli enti hanno le risorse per assumere e riorganizzare il personale che ha problemi di inquadramento, come è il caso dell'Istituto Superiore di Sanità, i ministeri competenti impiegano mesi per dare il via a strumenti che potenziano le attività di ricerca".
“Per difendere i diritti di tutti i lavoratori ISS saremo domani in piazza a chiedere al Ministero di sbloccare il piano assunzioni 2010 dell'ente – prosegue Argentini – un piano che non costerebbe un euro in più e, punto centrale della nostra azione, produrrebbe un chiaro vantaggio per la collettività. Queste lotte - conclude il sindacalista - rientrano nella mobilitazione che USB ha lanciato per la difesa sia del lavoro precario, sia pubblico che privato, e dello Stato Sociale. Ogni ritardo ed ogni taglio ci danneggia, come lavoratori e come cittadini".
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