I TAGLI DEL GOVERNO IMPONGONO PESANTI SACRIFICI ALLA SANITA’ LOMBARDA, IN TUTTA LA REGIONE NEGLI OSPEDALI SALTANO I CANTIERI GIA APERTI E ANCHE QUELLI PROGRAMMATI PER MEZZO MILARDO DI EURO, LA REGIONE LOMBARDIA AVEVA CHIESTO UN FINANZIAMENTO DI 2 MILIARDI E 500 MILIONI CON I TAGLI NE SONO ARRIVATI MENO DI 2 MILIARDI
Solo per Milano, la Sanità sarà costretta a tagliare i Fondi stabiliti per quasi 90 milioni di Euro, che andranno a colpire quattro importanti Aziende Ospedaliere: il BUZZI il più colpito che non avrà i 40 milioni richiesti, per ammoderrnarsi e il progetto del Polo Pediatrico Europeo promesso da Formigoni in campagna elettorale svanisce nel nulla,anzi oggi il pericolo molto forte è che l’Utenza possa perdere l’area ostetrico-ginecologica di questa A.O. e con la “scusa” dei tagli si voglia pian piano dissanguare il BUZZI, per far confluire tutta la parte di assistenza pediatrica verso il “nuovo” polo del Policlinico –Mangiagalli, con la scusa che li sta realizzando un nuovo ospedale; A seguire i Poliambulatori Milanesi si vedono annullare il progetto di 25 milioni di Euro; l’A.O. Fatebenefratelli-Melloni non potranno beneficiare dei 13 milioni di Euro destinati al potenziamento ospedaliero; A.O. San Paolo avrà un ridimensionamento di 11 milioni di Euro.
PER ORA SI SALVANO DA QUESTA SCURE DI TAGLI: LE A.O. SAN GERARDO DI MONZA, A.O. BERGAMO, A.O. GARBAGNATE, che potranno proseguire i lavori edilizi già programmati.
Tutta la Sanità Lombarda è colpita, ad oggi abbiamo ancora pochi dati, ma l’A.O. Brescia perderà il finanziamento di oltre 12 miliardi di Euro e cosi tutte le Aziende vedranno ridotto il loro potenziamento.
La nostra preoccupazione, anzi una vera certezza, è che dietro a questi “tagli” ci sia una “MANOVRA” che vuole affossare la Sanità Pubblica, partendo proprio dalla Lombardia e i segnali sono molti. Nel 2010 la Sanità Privata, per la prima volta, ha superato la Sanità Pubblica sugli accreditamenti; questo è un segnale forte voluto dalla Regione, altro segnale molto preoccupante viene dalle scelte che questa Regione ha fatto sui tagli imposti da Governo “AMICO”, salvaguardando i nuovi ospedali in costruzione con il Project Finance e l’introduzionie di capitale privato, oppure con le Fondazioni.
Il segnale più forte la Regione l’ha messo sul piatto con il progetto che riguarda la “Città della Salute”, ovvero la fusione di tre Ospedali di Eccellenza: il BESTA, L’ISTITUTO DEI TUMORI e il SACCO. Un’opera questa che, da sola, vale oltre 521 miliardi di Euro, (confermati dal Governo) e che ha sottobanco una speculazione edilizia per pochi “AMICI” in centro a Milano, dove oggi sono presenti questi Ospedali. La Città della Salute, (voluta dal Governatore della Lombardia che nel 2010 ha già nominato il suo Direttore Generale proveniente dai vertici alti del San Raffaele), dimostra ancora una volte, se ce n‘era bisogno, il modello Lombardo che spalanca la strada del privato diventando il modello da esportare.
BRUNETTA HA IMPOSTO 20 CONTRATTI SANITARI E IL GOVERNO 20 SSN REGIONALI: CON QUESTI TAGLI SI AVVIA LA MORTE DEL SERVIZIO SANITARIO PUBBLICO.
USB LANCIA L’ALLARME ROSSO IN TUTTE LE REGIONI, PER DIRE NO ALLO SMANTELLAMENTO DEGLI OSPEDALI E DEL SERVIZIO PUBBLICO.
USB CONFEDERAZIONE LOMBARDIA