Sanremo: Reintegrare e risarcire i lavoratori assolti. No alla privatizzazione di Casa Serena.
Il Comune di Sanremo intende fare cassa svendendosi i gioielli di famiglia.
Intende anche ridurre il personale con cessioni di ramo d’azienda, iniziando con “Casa Serena”.
Se tali operazioni sono legalmente possibili, sono però inaccettabili politicamente e sindacalmente. Il Sindaco deve assumersi le proprie responsabilità e non nascondersi dietro un parere della Corte dei Conti.
I lavoratori di Casa Serena lottano da settimane per difendere il servizio pubblico, i loro diritti e la loro dignità.
Non temono di “passare al privato” perché avrebbero carichi di lavoro maggiori.
Hanno dimostrato in tutti questi anni, impegnandosi al massimo nonostante salari e carriere ferme da un decennio, di saper far funzionare un servizio utile alla città.
Il Comune non deve vendere Casa Serena, ma deve comunque collocare i/le lavoratori/trici all’interno del Comune stesso, senza che questi perdano nulla: né salario né diritti.
Nei giorni scorsi è arrivata la prima sentenza di assoluzione per molti lavoratori che furono coinvolti nel famigerato “Teorema Sanremo”.
Invitiamo i cittadini a riflettere e a capire finalmente che c’è stata una gigantesca montatura contro questi lavoratori e quelle lavoratrici, creata ad arte per attaccare i servizi pubblici e privatizzarli. Eppure la vicenda del Ponte Morandi dovrebbe insegnare cosa accade con la privatizzazione di beni e servizi pubblici.
USB P.I. Funzioni Locali della Liguria si dichiara soddisfatta della sentenza ed esprime la massima solidarietà ai lavoratori ingiustamente perseguitati per anni.
I lavoratori assolti devono essere immediatamente reintegrati nel loro posto di lavoro e devono essere risarciti al più presto.
L’epilogo del “caso Sanremo” annuncia che probabilmente il Comune pagherà un conto salatissimo nei prossimi mesi/anni. Quella brutta vicenda, ancora tutta da raccontare (USB ci sta lavorando), la pagheranno tutti: i lavoratori coinvolti, quelli che solo casualmente ne sono rimasti esclusi, i cittadini di Sanremo e gli utenti dei servizi.
USB non dimentica quei/quelle lavoratori/trici che non hanno neanche avuto le possibilità economiche per difendersi.
Invitiamo i lavoratori e le lavoratrici del Comune di Sanremo ad unirsi per chiedere verità e giustizia per tutti/e, per difendere i servizi pubblici, il loro salario ed il loro posto di lavoro, messi a rischio da scelte incomprensibili.
Ricordiamo che in questi anni Cgil, Cisl e Uil non hanno speso nemmeno una parola in loro difesa.
USB c’è e ci sarà. E metterà a disposizione ogni risorsa possibile per favorire il percorso di lotta che abbiamo indicato.
Chiediamo ai lavoratori ed ai cittadini di Sanremo di darci forza e fiducia.
USB P.I. Funzioni locali Liguria. Sanremo 3-2-2020