Durante l’incontro, al quale hanno partecipato i Rappresentanti aziendali - territoriali di U.S.B. ed i vertici dell’Azienda di trasporto pubblico A.P.T., si è discusso in modo specifico delle questioni contenute nella piattaforma rivendicativa aziendale presenta dall’Organizzazione sindacale di Base.
I Rappresentanti di U.S.B. - G. Chinello, F. Zotti, W. Puglia - hanno descritto per oltre un ora, le numerose problematiche che da lungo tempo assillano i lavoratori dell’A.P.T., con particolare attenzione alle questioni che riguardano:
la sicurezza del servizio (capolinea stracolmi – tempi di sosta – pensiline d’attesa)
la tutela della salute (avarie agli impianti di bordo – aggressioni – w.c. ai capolinea)
il miglioramento delle condizioni di lavoro (bus stracolmi – tempi di percorrenza ausiliari al traffico)
il rispetto delle norme legislative e contrattuali.
Il Direttore generale A.P.T. V. Milanese e il Direttore d’esercizio R. Bassanese, hanno tentato di minimizzare il malessere espresso – a tale riguardo - dai lavoratori, che anche nel recente passato avevano protestato, contro l’Azienda di trasporto provinciale, sostenendo ed aderendo agli scioperi promossi dal Sindacalismo di Base.
I rappresentanti di A.P.T. - a lungo incalzati - dalle argomentazioni sindacali, hanno poi assunto un atteggiamento fortemente contraddittorio che dapprima pareva essere improntato al dialogo e al confronto, ma che poco dopo assumeva una posizione di pretestuosa chiusura nei confronti di una possibile ipotesi di sottoscrizione di un accordo sindacale con U.S.B.. Ciò a seguito di una deliberata volontà aziendale e di precise indicazioni ricevute dall’Associazione datoriale nazionale ASSTRA, che da tempo intende contrastare la forte rappresentatività espressa a livello locale e nazionale, dal Sindacato di Base.
I Rappresentanti USB si sono rammaricati dell’atteggiamento di pregiudiziale chiusura al confronto costruttivo - espressa dal Direttore Generale di A.P.T. - che con l’incontro odierno ha deciso sostanzialmente di interrompere la fase di confronto ed ha autorizzato U.S.B. a procedere su un percorso di conflittualità sindacale, che per l’utenza comporterà - purtroppo - una privazione del servizio, nella prima giornata di sciopero prevista per l’1 marzo.