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SCIOPERO DI 24 ORE PER IL GIORNO 1 APRILE 2008


DI TUTTI I LAVORATORI DEL GRUPPO A.C.T. PER LA DEMOCRAZIA SINDACALE E IL RINNOVO DEL CONTRATTO AZIENDALE.

 

 

 

 

Dopo la presa di posizione del presidente ACT contro la C.U.B. Trasporti in consiglio comunale il 25 febbraio scorso, siamo costretti a proclamare il decimo sciopero, perché non intendiamo rassegnarci all'arroganza e alla prepotenza di una classe dirigente politica e non; che umilia i lavoratori.

A 60 anni dalla nascita della Costituzione Italiana, dove l’art 39 che recita “l’organizzazione sindacale è libera”, siamo costretti a rivendicare una vera democrazia sindacale che restituisca, senza condizionamenti, rappresentanza al dissenso dei lavoratori e ribadire ancora che l’azienda non può scegliere con quali sindacati trattare.

L’assurda presa di posizione di Malagoli secondo cui bisognerebbe essere firmatari di un contratto nazionale per avere i diritti di rappresentanza deriva da accordi concertativi, antidemocratici ed esclusivisti firmati all’inizio degli anni ’90 da associazioni padronali, governo e CGIL CISL UIL, accordi che ruotano attorno a tre cardini principali:

1. la liquidazione di ogni spazio sindacale di tipo conflittuale, di base e indipendente.

2. la disponibilità a riscrivere le regole sulla rappresentanza in chiave maggioritaria, per la tutela degli interessi delle organizzazioni sindacali concertative (Cgil, Cisl, Uil e al bisogno Ugl & C.)

3. il ridimensionamento, fino all’estinzione, del Contratto nazionale attraverso l’imposizione di un unico livello di contrattazione in sede decentrata.

 

Accordi che rappresentano una politica fallimentare per i lavoratori, ai quali ha portato solo impoverimento devastazione salariale e precarietà, mentre gli unici vantaggi li ha procurati solo ai soggetti firmatari.

La scomparsa di democrazia sindacale sui posti di lavoro, con l’esclusione dalle trattative, delle organizzazioni che non firmano i contratti nazionali, sta producendo una modificazione in senso reazionario le relazioni sindacali.

Ricordiamo che la C.U.B. gode di ampio seguito tra i lavoratori del gruppo A.C.T. perciò è perfettamente legittimata alla trattativa, alla convocazione di assemblee e a svolgere tutte le attività sindacali fino a oggi negate.

Lo dimostra ampiamente l’altissima partecipazione agli scioperi e alle manifestazioni da noi proclamati per la democrazia sindacale e per le proposte per il rinnovo dei contratti aziendali.

E’ perciò del tutto legittimo proporre, da parte della C.U.B. Trasporti, una piattaforma unitaria per tutti i dipendenti di ACT Group, e pretenderne la discussione a livello territoriale in quanto all’interno delle singole RSU delle aziende coinvolte non si è raggiunta una intesa unitaria; senza contare che i lavoratori del Consorzio Orfeo, che -sulla carta- non ha dipendenti, non hanno nessuna R.S.U. che possa far valere i loro diritti!

 

In conclusione, prima di arrampicarsi sugli specchi per difendere l’indifendibile, Malagoli farebbe meglio ad informarsi e riconoscere chi ha dimostrato reale rappresentatività tra i lavoratori: cioè la C.U.B. Trasporti.

 

L’azienda, al posto di arroganti prese di posizione nei nostri confronti, farebbe meglio a convocarci per intavolare una seria trattativa per arrivare ad un accordo che:

• tuteli i lavoratori nelle prospettive, di nuove aggregazioni e scorpori, che non devono essere il fattore su cui basare la concorrenza ( la sfida ora è a chi li paga di meno per svolgere lo stesso lavoro!!).

• stabilisca regole certe per un riallineamento della retribuzione sempre più inadeguata rispetto a quanto si lavora e al costo della vita. (il lavoro deve essere pagato in ugual misura indipendentemente da chi è il soggetto erogatore, sia esso A.E S.p.A , A.C.T., TIL o Consorzio Orfeo).

• Tuteli e porti rispetto a chi ogni giorno eroga materialmente il servizio, evitando di scaricare gli inutili ma evitabili disagi ai cittadini reggiani.

 

C.U.B. Trasporti

Reggio Emilia, 10 marzo 2008 Il coordinatore provinciale

Pasquale Tucci