Venerdì 14 Giugno 2013 – dalle ore 10,00
PRESIDIO PREFETTURA DI SALERNO – Piazza G. Amendola
Un paese che smantella i trasporti è un paese che non ha futuro!
Il 14 giugno 2013 sarà una giornata nella quale coincideranno due grandi scioperi dei lavoratori dei trasporti di USB: lo sciopero nazionale del Trasporto Pubblico Locale e quello di tutto il personale di Alitalia/Cai.
A Salerno USB ha proclamato lo sciopero nelle società SITA e CSTP.
Queste azioni di lotta nascono da vertenze che provengono da strade e che interpretano situazioni diverse tra di loro, ma che hanno il denominatore comune di una crisi profonda che investe ormai tutti i trasporti di questo paese e che tocca oramai orizzontalmente le categorie di tutti i settori, i vettori, le aziende e gli appalti.
I trasporti del nostro paese sono stati mortificati dal fallimento delle pompose strategie industriali propinate da strapagati amministratori delegati, tutti usciti con le tasche piene e le macerie dietro di loro;
- sono appesantiti da una mole enorme di debiti generati dalla gestione scellerata e clientelare subendo in pieno gli effetti dei tagli al bilancio statale, dei trasferimenti agli enti locali, dei servizi pubblici ai cittadini e a tutto il sistema di tutele sociali verso i cittadini;
- fanno i conti con le macerie lasciate dalla folle rincorsa verso le “miracolose” privatizzazioni che ha prodotto tanti amministratori e consiglieri, ma nessun beneficio né per i lavoratori né per i cittadini;
- sono orfani da ormai 20 anni di una politica del governo che salvaguardasse uno dei settori strategici di una nazione moderna.
Questa situazione si traduce ormai in una complessiva desertificazione industriale di un settore strategico e nel ridimensionamento di tutte le aziende con gli effetti nefasti che tutti sperimentiamo sulla nostra pelle.
Questo genera una drammatica perdita di occupazione in tutti i settori e aziende, prodotta sia attraverso espulsioni dirette sia attraverso il meccanismo del cambio degli appalti e delle esternalizzazioni, il massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali ormai agli sgoccioli in un settore che fino a poco tempo fa non li conosceva neanche, in una precarietà endemica, della politica dei contratti di lavoro sempre peggiori e in una giungla di appalti senza controllo e legalità.
A questo sfascio ha contribuito in maniera decisiva anche la politica di Cgil, Cisl, Uil, che in questo settore hanno svolto più che mai un ruolo complice nei confronti delle controparti, avallando tutto e di più in cambio di un misero piatto di lenticchie e, soprattutto, della salvaguardia dei loro apparati, grazie anche al controllo clientelare delle categorie e alla negazione della democrazia nei luoghi di lavoro. Non a caso, i trasporti è uno dei settori italiani più interessati dal fenomeno del riciclo dei leader sindacali confederali in posti dirigenziali delle varie aziende.
Un Paese che smantella i trasporti è un Paese che non ha futuro!
Da qui USB vuole partire per lanciare una proposta sulla mobilità del paese che ponga alla sua base le nostre parole d’ordine su occupazione, salari, diritti, contro la politica degli appalti, contro la depredazione delle low cost, contro la precarietà, per la democrazia ai lavoratori e non alle burocrazie sindacali .
Una proposta all’interno della quale si affrontino le questioni della concorrenzialità, dell’intermodalità tra i vettori, dell’impatto ambientale, della sicurezza, del diritto di sciopero, della rappresentanza e anche dei costi che la collettività sopporta a fronte di una sempre maggiore privazione del proprio diritto alla mobilità.
Prima di tutto, dobbiamo essere tutti convinti che se vogliamo davvero interrompere questa spirale perversa che sta inghiottendo il futuro di tutti, difficilmente potremo riuscirci se non partiremo dal mettere innanzitutto in relazione tra di loro le lotte e i bisogni dei vari settori, superando quegli steccati spesso costruiti proprio per renderci deboli e controllabili, e dallo scardinare un sistema sindacale fino a oggi vivo grazie solo alla asfissiante politica clientelare.
Invitiamo tutti i lavoratori e tutti gli utenti dei trasporti a partecipare alla mobilitazione nazionale, che a Salerno prevede un presidio in Piazza Amendola presso la Prefettura, a partire dalle ore 10,00 di venerdì 14 Giugno 2013.
15 giugno 2013 - La Città di Salerno
LO SCIOPERO
La Usb: «Da noi non c’è più il trasporto pubblico locale»
Salerno - «Ogni giorni in questa città e in questa provincia è garantito solo il servizio minimo, quindi, a furia di tagliare le corse oggi il trasporto pubblico non c’è più. Oggi quello che si prevede è un ulteriore fallimento di queste piccole società in cui hanno diviso il trasporto pubblico locale». Questa la denuncia di Pietro Di Gennaro, dell’Usb nel corso del presidio organizzato ieri mattina in pazza Amendola. «E’ arrivato il momento – ha detto – di cambiare registro, chiamiamo all’appello i lavoratori, i cittadini, perché da un lato si tagliano posti di lavoro e dall’altro si tagliano i servizi. Dobbiamo ribadire che è un problema di classe perché pagano sempre i poveri». Poi l’accusa a Cgil, Cisl e Uil ree di «appoggiare questo stato di degrado». Intanto i dati Istat relativi al trasporto pubblico non sono certo incoraggianti: in generale cala la domanda di trasporto pubblico, aumenta quella di trasporto privato. A Salerno non si raggiungono i 90 passeggeri trasportati per abitante. Sono tuttavia in incremento i servizi offerti dalla metropolitana, dati che a partire da novembre vedranno inserita nelle città campione anche Salerno. (c.i.)
15 giugno 2013 - Metropolis
Salerno - Ennesima giornata di sciopero: gli iscritti del sindacato di base paralizzano la città
Trasporti: l'Usb attacca cgil, cisl e uil
di ALESSANDRO MOSCA
Salerno - "Un paese che smantella i trasporti è un paese che non ha futuro" è il chiarissimo slogan scelto dall'Unione Sindacale di Base che nella giornata di ieri ha indetto una giornata di sciopero nazionale per il trasporto pubblico locale. La sigla sindacale ha diffuso un volantino informativo nel quale vengono elencate tutte le problematiche che stanno paralizzando ormai da tempo i trasporti locali: "Il fallimento. delle strategie industriali degli amministratori delegati hanno mortificato il trasporto pubblico - si legge nella nota - Le aziende sono state appesantite da una mole enorme di debiti a causa di una gestione scellerata e clientelare, subendo in pieno gli effetti dei tagli imposti dal governo". Le soluzioni proposte dal sindacato prevedono una proposta "che ponga le sue parole d'ordine contro la politica degli appalti e contro la precarietà, per la democrazia dei “lavoratori". Anche nella città di Salerno gli iscritti al sindacato hanno partecipato attivamente alla manifestazione nazionale, organizzando un presidio presso la Prefettura. I lavoratori del Cstp, della Sita e delle altre realtà del trasporto pubblico locale si sono riuniti in via Roma per manifestare tutto il loro disagio per una situazione lavorativa che con il tempo sta diventando sempre più insostenibile. Il coordinatore provinciale dell'Usb, Pietro Di Gennaro, è intervenuto duramente sulle politiche che stanno paralizzando ormai da tempo il trasporto pubblico locale nella regione Campania e in particolare nella provincia di Salerno: "Ogni giorno in questa città e in questa provincia è garantito solo il servizio minimo, quindi, a furia di tagliare le corse ad oggi il trasporto pubblico non c'è più - ha dichiarato Di Gennaro, che vede un futuro nero per i trasporti locali - Quello che si prevede da qui a poco tempo è un ulteriore fallimento di queste piccole società in cui hanno diviso il trasporto pubblico locale". Il rappresentante sindacale propone le sue soluzioni: "E' arrivato il momento di cambiare registro, bisogna cambiare strategia e noi chiamiamo all'appello i lavoratori, i cittadini, perché da un lato si tagliano posti di lavoro e dall'altro si tagliano i servizi ai cittadini, creando difficoltà a tutti. Dobbiamo ribadire che è un problema di classe, perché alla fine sono sempre i lavoratori a pagare, ma soprattutto tutte quelle persone che non potendosi permettere un mezzo proprio vedono grandissime difficoltà a muoversi sul territorio senza i mezzi pubblici". Di Gennaro non risparmia frecciate alle altre sigle sindacali: "Noi cercheremo di far sentire la nostra voce, ma chiaramente non possiamo bloccare tutto il paese perché non siamo Cgil, Cisl e Uil che invece lavorano con gli altri per mettersi d'accordo e per appoggiare questo stato di degrado che ormai dura da vent'anni". La protesta dei lavoratori dell'Usb è arrivata al Prefetto che ha preso visione delle proposte della sigla sindacale che anche nelle prossime settimane cercherà di far sentire la propria voce per un problema così grave come quello del trasporto pubblico locale.
In strada anche 'Unione degli Studenti
Salerno. Anche l'Unione degli Studenti della provincia di Salerno ha partecipato al presidio organizzato dall'Usb per la giornata di sciopero dei 14 giugno. Gli studenti sono fra gli utenti più penalizzati sul problema e da tempo stanno facendo sentire la propria voce al riguardo. "Ormai sono anni che abbiamo difficoltà per il trasporto pubblico salernitano - ha dichiarato Vincenzo Pandolfo dell'Uds - . Ci sono tanti tagli alle corse e per gli studenti continuano le difficoltà per arrivare nei luoghi del sapere. Spostarsi nelle scuole e all'università è fondamentale per noi, per il Cstp sembra più una battaglia politica. Non dimostrano la volontà di restituire alla cittadinanza un servizio efficace e completo". (a.m.)
15 giugno 2013 – Cronache del salernitano
Trasporti pubblici: Usb, utenti e studenti in piazza
Salerno - Un presidio di cittadini e Usb per rivendicare un trasporto pubblico ed efficiente. Ieri mattina, in piazza Amendola, l'Unione sindacale di Base, supportata dal Comitato popolare trasporti pubblici e dai ragazzi dell'Unione degli studenti Salerno - Rete della Conoscenza, hanno simbolicamente protestato contro lo stato disastroso dei trasporti salernitani, con il Cstp in particolare situazione di sofferenza e gli utenti molto spesso costretti a lunghe, e talvolta vane, attese sotto le pensiline degli autobus. Una mattinata in cui è stata rimarcata la necessità di avere un servizio di
trasporto pubblico efficiente, a misura di cittadino, che risponda alle esigenze di. tutti, rispettando quello che è un diritto sancito dalla Costituzione Italiana. (man)