Negli ultimi 30 anni in Italia il sistema legislativo e contrattuale hanno determinato la mancata crescita dei salari con la conseguenza di impoverire lavoratrici e lavoratori e le classi sociali più deboli.
L’Italia è l’unico paese europeo in cui a fronte di un aumento della produttività le retribuzioni sono
scese garantendo solamente profitti alle aziende.
L’attuale contesto storico fatto di elevata inflazione, caro energia, aumento del costo della vita, compreso i beni di prima necessità stanno erodendo il potere di acquisto dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti e pensionati\e.
Per questi motivi è necessaria una mobilitazione generale per rivendicare:
- subito 300 euro netti di aumento in busta paga (altro che cuneo fiscale);
- salari legati all’effettiva inflazione;
- salario minimo a 10 euro l’ora;
- riduzione dell’orario a 32 ore di lavoro a parità di salario;
- 1 milione di assunzioni stabili, scorrimento idonei graduatorie concorsi e Stabilizzazione di tutti i precari nella Pubblica Amministrazione (Sanità, Scuola, Università, Funzioni Centrali, Enti locali ecc.)
- Età pensionabile a 62 anni e pensioni minime a 1000 euro.
VENERDÌ 26 MAGGIO SCIOPERO GENERALE NAZIONALE
DI TUTTE LE CATEGORIE PUBBLICHE E PRIVATE
ABBASSATE LE ARMI, ALZATE I SALARI!
Presidi USB Marche:
Ancona Piazza Roma dalle ore 11:00
Ascoli Piceno alla Prefettura dalle ore 10:30 alle 12:30
USB Confederale Marche