Mentre la Croce Rossa Italiana fino ad oggi nulla ha fatto per la stabilizzazione del personale precario, negando un diritto acquisito a più di 2.000 lavoratori, e mentre il Ministro Brunetta ha persino tentato di negare che questo personale fosse in carico all’Ente, provando a scaricare sulle Regioni l’onere e la responsabilità delle stabilizzazioni, una riprova dell’importanza del lavoro dei precari e dei dipendenti della CRI è venuta indirettamente dalla stessa Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, la quale ha invitato ad esonerare dallo sciopero indetto dalla RdB-CUB per il prossimo 4 maggio i lavoratori di ruolo e precari CRI operanti in Abruzzo.
Dichiara Massimiliano Gesmini della RdB-CUB C.R.I.:“Abbiamo proclamato uno sciopero nazionale, che coinvolgerà sia i lavoratori stabili che precari di Croce Rossa, per evidenziare non solo la mancata stabilizzazione ma anche il concreto rischio di licenziamento di molti precari, sia a causa del d.d.l. A.S. 1167 ammazzastabilizzazioni in discussione al Senato, sia della scadenza di numerose convenzioni stipulate da CRI con altre Amministrazioni Pubbliche”.
“Teniamo a precisare - prosegue Gesmini - che a questi stessi lavoratori, per una mera questione costi, non è stata concessa la possibilità di prestare il proprio fattivo contributo di aiuto e professionalità nel contesto del terribile terremoto che ha colpito l’Abruzzo, compito questo lasciato ai volontari. Non capiamo pertanto come l’effettuazione dello sciopero possa, di contro, diventare un problema. Comunque, per puro spirito solidaristico, abbiamo deciso di accogliere parzialmente l’invito fatto dalla Commissione di garanzia, nel senso di escludere dallo sciopero in oggetto unicamente i lavoratori, precari e di ruolo, appartenenti alle strutture CRI della sola Regione Abruzzo e non tutti quelli operanti nella stessa. Tutti gli altri lavoratori, fra cui quelli che stanno rischiando il licenziamento, saranno invitati a partecipare in massa allo sciopero. Contestualmente abbiamo diffidato l’Amministrazione C.R.I. a porre in essere atti che tentino di impedire la libera partecipazione, a qualsiasi titolo, allo sciopero del 4 maggio e con l’ignobile scusa dell’emergenza Abruzzo”, conclude il sindacalista RdB-CUB.
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