Contro il sistema degli appalti e dell’accreditamento, per l’internalizzazione di tutti i servizi esternalizzati. Per veri aumenti salariali e contro la precarietà contrattuale.
Non è accettabile che i lavoratori e le lavoratrici delle Cooperative Sociali e del Privato Sociale non abbiano garanzie di reddito e diritti, senza il riconoscimento del ruolo svolto per la collettività e per il servizio del pubblico
Il rinnovo del contratto collettivo nazionale, firmato da CGIL CISL UIL con le centrali cooperative, dimostra la crisi di questo sistema: salari da fame e precarietà si confermano caratteristica principale del lavoro sociale mentre i tagli al welfare stanno portando al collasso i servizi.
Basta con le privatizzazioni, reinternalizzare i servizi a cominciare dagli educatori scolastici rispetto ai quali sono stati presentati apposite proposte di legge in Parlamento.
Il 10 aprile scioperiamo:
- per aumenti salariali che garantiscano il recupero dell’inflazione;
- contro appalti e affidamenti pubblici al massimo ribasso;
- per una revisione dei sistemi di accreditamento dei servizi per garantire il diritto alla salute e all’integrazione dei soggetti fragili;
- per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro; per il riconoscimento del lavoro di cura, educativo e assistenziale, come lavoro usurante.
- contro la riduzione dei fondi per i servizi di welfare, contro la privatizzazione dello stato sociale; per il blocco delle spese militari e dell’intervento nei teatri di guerra
Ridiamo dignità e diritti al lavoro sociale. Contro il sistema degli appalti, per l’internalizzazione.
Sciopero nazionale delle lavoratrici e lavoratori delle cooperative sociali
Mercoledì 10 aprile 2024 – intera giornata
Manifestazione a Roma: Piazza Ss Apostoli - ORE 11.00
USB Cooperative Sociali