Trecento persone sono a rischio licenziamento a causa della nuova apertura del procedimento di mobilità per gli ex Lsu e addetti della scuola, nel ramo pulizie a manutenzione. Lo denuncia l'Usb Marche, che ha proclamato per l'11 febbraio uno sciopero regionale dei lavoratori del settore. Il 21 gennaio un incontro tra le parti svoltosi presso la Prefettura di Ancona, è andato completamente fallito a causa dell'assenza di rappresentanti del consorzio Cns, che riunisce le cooperative che operano nel settore. "I lavoratori del comparto sono esasperati da questa situazione - dice il segretario Andrea Quaglietti - perchè non solo rischiano sempre di perdere il loro impiego, ad ogni rinnovo dell'appalto, ma soprattutto perchè hanno perso dignità e diritti, viste le condizioni economiche e operative in cui devono svolgere il servizio. Molti di loro - aggiunge Quaglietti - hanno preferito negli ultimi tempi licenziarsi da soli, non riuscendo più a reggere le condizioni spesso proibitive e problematiche del lavoro. E tutto questo avrà conseguenze pesanti sulla scuola attuale ma anche sul futuro delle giovani generazioni, private di strutture e servizi essenziali e degne di uno stato moderno. L'Usb sarà intransigente in questo ambito, e continuerà a chiedere l'apertura di un concorso nazionale per la reinternazionalizzazione delle pulizie scolatische."