Bello e partecipato, con 10.000 persone per le vie della capitale, il corteo nazionale organizzato oggi in occasione dello sciopero della Scuola, proclamato dall’USB insieme ad altre sigle sindacali alternative. Tutti in piazza contro la modificazione genetica che il Governo Renzi vorrebbe imprimere alla scuola, trasformandola dalla scuola della Repubblica nata dalla Resistenza che ha battuto il nazifascismo, nella scuola dei padroni, da cui si espellono i lavoratori, che hanno conquistato il posto con anni di studio e preparazione, ed i loro figli, che al massimo potranno essere addestrati a diventare i nuovi schiavi.
Centinaia di lavoratori ex-Lsu hanno manifestato sempre a Roma davanti al MIUR, dove hanno incontrato il Capo segreteria del Sottosegretario Faraone, Marco Campione, e il Direttore generale del Bilancio, Iacopo Greco, ai quali hanno rappresentato tutte le problematiche ed i malfunzionamenti degli appalti. Vista la prossima scadenza del progetto “scuole belle”, i lavoratori hanno chiesto di trovare vere e idonee soluzioni occupazionali, con la reinternalizzazione del servizio e l’assunzione Ata degli ex Lsu. I rappresentanti del MIUR si sono riservati gli opportuni riscontri in previsione di successivi incontri.
La forte partecipazione a questa giornata di lotta segna una svolta all’interno scuola, verso la costruzione di un concreto movimento unitario di opposizione con cui dovranno fare i conti tutti, a partire dal Governo. Un risultato che è stato preceduto e costruito attraverso le tante assemblee che si sono svolte nelle scuole d’Italia, dove c’è stato un dibattito vero e aperto nel quale si sono confrontate piattaforme alternative: tra chi rifiuta in blocco il Ddl Scuola e continuerà a contrastarlo e chi, come Cgil Cisl Uil Snals e Gilda si appresta ad accettarlo con irrisorie modifiche.
Ora questa piattaforma dovrà trasformarsi nella base della lotta che, oltre alla stabilizzazione vera di tutti i precari, compresi gli esternalizzati, dovrà puntare alla restituzione degli organici tagliati dalla Gelmini e ad un loro aumento sulla base della crescita degli studenti degli ultimi 10 anni, presupposto materiale per una reale possibilità d'accesso dei figli lavoratori all'istruzione.
La giornata odierna di sciopero e di lotta sta proseguendo nel pomeriggio, con il presidio unitario in corso dalle ore 15.00 a Roma, in Piazza di Montecitorio.