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Sciopero Torino

Torino,

20 maggio 2008 AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE COMUNICATO STAMPA

 

 

 

 

La scrivente organizzazione sindacale informa che in data 23 maggio 2008 si svolgerà uno sciopero di 24 ore in GTT per il rinnovo del contratto integrativo, scaduto da 17 mesi.

 

Durante lo sciopero decine di macchine di lavoratori GTT partiranno per dirigersi e confluire in un presidio sotto la direzione GTT di corso Turati 19/6, che si svolgerà dalle ore 10,30 alle ore 12,00.

 

Obiettivo del presidio sarà quello di chiedere un incontro con i dirigenti aziendali che fino ad ora si ostinano a non chiudere la vertenza sul rinnovo del contratto integrativo, oltre a non dare piena applicazione al contratto integrativo firmato nel 1998.

 

La delegazione che chiederà di essere ricevuta sarà composta da rappresentanti RdB e da lavoratori scioperanti.

 

Nel corso del presidio la scrivente rilascerà una conferenza stampa a cui invita gli organi di informazione.

 

Distinti saluti.

 

 

 

PER LA SEGRETERIA

C.U.B. - FEDERAZIONE R.d.B. TRASPORTI PIEMONTE

(LEONARDO LOCCI)

 


 

DOVETE FIRMARCI IL

CONTRATTO INTEGRATIVO

 

VOGLIAMO CONDIVIDERE ANCHE NOI LA FELICITÀ DEL PRESIDENTE GTT (RETRIBUITO CON 410 EURO AL GIORNO PER 365 GIORNI ALL’ANNO) E DELL’ASSESSORE COMUNALE AI TRASPORTI PER GLI INCREMENTI DEGLI INTROITI DA ABBONAMENTI E BIGLIETTI (814 MILA VIAGGI IN PIÙ NEL 2007 RISPETTO AL 2006) .

 

RICORDIAMO LORO CHE IL NOSTRO CONTRATTO È SCADUTO DA UN ANNO E MEZZO E CHE NON È STATO RISPETTATO IL CONTRATTO AZIENDALE DEL 1998 NELLA PARTE IN CUI PREVEDE INCREMENTI RETRIBUTIVI AL PERSONALE NEL CASO DI INCREMENTO DELL’UTENZA TRASPORTATA.

 

ANDREMO A RICORDARGLIELO DIRETTAMENTE SOTTO LA DIREZIONE DURANTE LO

 

SCIOPERO DI 24 ORE

con il rispetto delle fasce minime di servizio

 

DI VENERDÌ 23 MAGGIO NEL CORSO DEL

PRESIDIO

 

CHE SI SVOLGERÀ ALLE ORE 10,30 SOTTO LA DIREZIONE DI CORSO TURATI

 

CHIEDEREMO CHE UNA DELEGAZIONE SIA RICEVUTA DA CHI SI OSTINA A NON FIRMARE IL RINNOVO DEL CONTRATTO INTEGRATIVO, PERCHÉ NON SA COSA VUOL DIRE FATICARE AD ARRIVARE A FINE MESE SENZA DOVERE FARE STRAORDINARIO E SACRIFICI.

 

ORGANIZZIAMO IL TRASPORTO DA TUTTI GLI IMPIANTI AZIENDALI DI CENTINAIA DI COLLEGHI DEL VIAGGIANTE, DEL SETTORE TECNICO E DEI PARCHEGGI CON DECINE DI MACCHINE

 

I DIRIGENTI GTT DOVRANNO RICEVERCI E DECIDERSI A FIRMARE

 

TUTTI AL PRESIDIO

 

PARTENZE DA TUTTI GLI IMPIANTI AZIENDALI ALLE ORE 10 CIRCA CON CONCENTRAMENTO SOTTO LA DIREZIONE ALLE ORE 10,30.

 

PRETENDIAMO L’IMMEDIATO RINNOVO DEL CONTRATTO INTEGRATIVO E AUMENTI ECONOMICI PER GLI INCREMENTI NELLA VENDITA DI BIGLIETTI E ABBONAMENTI.

 

19 MAGGIO 2008

PER LA SEGRETERIA

C.U.B. - FEDERAZIONE R.d.B. TRASPORTI PIEMONTE

(LEONARDO LOCCI)

 

 


 

 

È IN CORSO LA LOTTA DI CLASSE CONTRO I LAVORATORI

E LA STA VINCENDO IL PADRONATO PUBBLICO E PRIVATO

 

 

La conferma di questo viene dalla autorevole fonte della BRI (Banca dei Regolamenti Internazionali) che in una recente ricerca (La Repubblica 3 maggio 2008) denuncia un travaso di ricchezza dal lavoro dipendente ai profitti con un impoverimento di salari e stipendi dal 1983 fino al 2005 (nel 2008 i dati sono peggiorati ulteriormente).

 

Infatti, 25 anni fa, nel 1983, i profitti corrispondevano al 23,12% del PIL (Prodotto Interno Lordo) mentre nel 2005 sono passati al 31,34%, con un incremento del 8,22%. Questa impennata della quota dei profitti significa, in valuta attuale, la bellezza di 120 miliardi di euro che sono stati travasati dalle tasche dei lavoratori a quelle del padronato pubblico e privato.

 

Se questa cifra venisse ripartita tra i 17 milioni dei lavoratori dipendenti risulta che ai salari sono stati appunto rapinati 7 mila euro all’anno. La ripartizione su 14 mensilità di tale cifra corrisponde ad un ammanco mensile di 500 euro.

 

E pensare che la richiesta avanzata da RdB-CUB di incremento mensile di 200 euro nella piattaforma integrativa GTT è stata definita da certe segreterie sindacali e dalle loro RSU come esagerata.

 

Chi sostiene tali argomentazioni dovrebbe semplicemente vergognarsi perché se dovessimo riacquistare lo stesso potere di acquisto che i nostri stipendi avevano nel 1983 si dovrebbe chiedere una cifra 2 volte e mezza superiore.

 

L’attuale situazione di impoverimento dei lavoratori dipendenti è la inevitabile conseguenza della politica di moderazione salariale e dei sacrifici senza fine che i sindacati concertativi hanno accettato ed imposto ai lavoratori, rendendosi in tal modo complici del padronato nell’inganno dell’abbassamento dell’inflazione e della tutela dei redditi da lavoro dipendente; obiettivi sistematicamente mancati.

 

L’ultima trovata di detassare lo straordinario e i premi di produttività è un modo vergognoso di concedere aumenti soltanto in cambio di incrementi dei carichi di lavoro, appunto le ore di straordinario da sacrificare alla propria vita e i recuperi di produttività che significano saturazioni delle prestazioni lavorative.

 

È il caso di ricordare che nel 1984 furono tagliati i primi 4 punti di “scala mobile” per arrivare alla sua definitiva cancellazione nel 1993 con l’accordo tra Governo e CGIL-CISL-UIL, eliminando in tal modo l’unico strumento di tutela automatica efficace dei redditi da lavoro dipendente dall’incremento dell’inflazione.

 

ADESSO BASTA CON LA MODERAZIONE SALARIALE

 

CHIEDERE AUMENTI ECONOMICI CONSISTENTI SENZA INCREMENTARE I CARICHI DI LAVORO È UN LEGITTIMO DIRITTO

 

SIA NEL CONTRATTO NAZIONALE CHE NEL CONTRATTO INTEGRATIVO AZIENDALE OCCORRE OSARE AVANZARE RICHIESTE CONSISTENTI PER RECUPERARE QUANTO CI È STATO RAPINATO

 

SOSTIENI E ADERISCI AL SINDACATO DI BASE