Come Federazione Provinciale USB e RSU USB AST, esprimiamo la massima soddisfazione per la riuscita dello sciopero con relativo blocco della produzione in AST. L’adesione massiccia dei lavoratori testimonia la gravità della situazione che si sta vivendo in stabilimento dove, ai tanti problemi irrisolti, si aggiunge quello della cassa integrazione ordinaria per 1200 lavoratori per 13 settimane.
Il comportamento irresponsabile del management di posticipare l’incontro di approfondimento sulla CIO di 48 ore in maniera unilaterale, adducendo “sopraggiunte esigenze interne”, è un fatto grave e la raffigurazione plastica del livello delle relazioni che l’azienda vuole attuare.
I lavoratori da troppo tempo si fanno carico delle mancanze organizzative che in tutte le sedi sono state evidenziate e giustamente pretendono risposte sui tanti temi aperti, a partire dai carichi di lavoro oramai insopportabili per la carenza di organici nei reparti, fino ad arrivare alle mancate stabilizzazioni dei lavoratori interinali.
Non sfuggirà infatti che il 30 settembre vanno in scadenza i contratti dei lavoratori subordinati.
Come Federazione Provinciale USB e RSU USB AST, ribadiamo che è giunto il momento dell’assunzione di responsabilità da parte del management nei confronti di tutta la comunità che oramai da troppo tempo paga ingiustamente le conseguenze di scelte fatte in modo sbagliato o non fatte.
Occorre dare sostanza all’accordo firmato a giugno al MISE, soprattutto sul versante degli investimenti ambientali a salvaguardia, in primis, delle maestranze che quotidianamente operano all’interno del sito siderurgico.
L’azienda deve dichiarare quali sono le strategie dalle quali dipende il futuro di AST.
Tutti sanno che a Terni si lavorano brame importate da paesi orientali (le brame non sono colpite dai dazi doganali) e che se questo divenisse strutturale, avremmo una trasformazione genetica del sito, da produttore a trasformatore.
In tutto questo dispiace annotare chi guarda sempre il dito quando invece viene indicata la luna, descrivendo lo sciopero come “una pura operazione di visibilità di basso profilo”.
I lavoratori evidentemente hanno maggiore consapevolezza della situazione e l’hanno ampiamente dimostrato.
Federazione USB Terni
RSU USB AST
Terni, 17 settembre 2019