SCUOLA: 11 FEBBRAIO SCIOPERO USB LAVORATORI PULIZIA E DECORO
PROTESTE E MANIFESTAZIONI A ROMA E NELLE PRINCIPALI CITTÀ
Anche i Lavoratori che operano nelle Scuole della provincia di benevento partecipano al Presidio a Piazza Montecitorio – ore 10.30
Terminano le risorse e ripartono i licenziamenti per gli addetti ex-lsu che operano negli appalti di pulizia e decoro nelle scuole, che giovedì 11 febbraio sciopereranno e manifesteranno con l’USB nelle principali città. Lo sciopero è proclamato per le regioni: Sardegna, Sicilia, Puglia, Basilicata, Campania, Lazio, Umbria e Marche. A Roma la manifestazione si terrà in piazza di Monte Citorio, a partire dalle ore 10.30.
A meno di due mesi alla scadenza del progetto “scuole belle” e dei relativi finanziamenti - che di per se ha già prodotto criticità e arretramento in termini di diritti, di attività, di salari - per i lavoratori si riprofila, ulteriormente, la drammatica situazione di una perdita enorme di reddito (dagli attuali già miseri 800 euro a nemmeno 300 mensili) e di occupazione, tant’è che sono state riaperte, da parte delle Aziende , le procedure di licenziamento collettivo per circa 18.000 addetti.
Con l’attivazione delle gare Consip e l’avvio del progetto “scuole belle”, il cui costo è stato di 450 milioni di euro, il Governo non ha risolto il problema occupazionale dei lavoratori, non ha fatto risparmiare soldi alla Pubblica Amministrazione, né migliorato la qualità dei servizi. Unico effetto, il peggioramento delle condizioni lavorative di tutti gli addetti.
L’indagine condotta dall’Antitrust ha inoltre accertato l’esistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza, che ha condizionato l’esito della gara pubblica bandita da Consip per i servizi di pulizia il oltre 4.000 scuole Miur, appalto di rilievo comunitario suddiviso in 13 lotti del valore totale di circa 1,63 miliardi di euro che si è andato allargando anche alle piccole manutenzioni con il progetto “scuole belle”.
Soluzioni come la mera proroga del progetto scuole belle/gara Consip non sono utili ne per la collettività, ne per i lavoratori, ne per il servizio, ma garantirebbe, di fatto, solo il mantenimento del fatturato e utili per le società appaltatrici.
I lavoratore e le lavoratrici, già part-time, e che già scontano situazioni di criticità sotto il profilo lavorativo ed economico, non possono accettare ulteriori riduzioni orarie e salariali o ammortizzatori sociali a termine, come cassa e/o contratti di solidarietà.
Per l’USB l’occupazione va garantita attraverso la razionalizzazione delle risorse stanziate e per far ciò bisogna porre fine agli sprechi e al sistema degli appalti laddove si sono sperperate ingenti risorse di denaro pubblico senza, perltro, mai arrivare ad alcuna soluzione di stabilizzazione dei lavoratori e dare dignità alle attività per le quali sono chiamati, quotidianamente, ad assolvere.
Lo sciopero e le proteste sono indette per chiedere soluzioni idonee a un’effettiva salvaguardia occupazionale e reddituale degli addetti, nonché di una vera qualità e economicità dei servizi di pulizia e manutenzione nelle scuole, anche attraverso provvedimenti che permettano la reinternalizzazione del servizio con il contestuale assorbimento degli addetti ex-lsu e storici negli organici del personale ATA sui posti già accantonati in organico.
In tal modo sarebbe possibile risparmiare e dare definitiva e reale stabilizzazione a questo personale che da oltre 20 anni opera ininterrottamente nelle scuole con mansioni analoghe.
Benevento 09/02/2016
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