Scuola: l'Abruzzo dal 2008 ha perso 1313 posti di lavoro tra il personale ATA.
L'Aquila la provincia più colpita. USB prepara lo sciopero
L'USB, sulla base delle segnalazioni da parte del personale ATA in merito agli organici nella regione Abruzzo, dopo qualche resistenza è riuscita ad ottenere i dati ufficiali da parte dell'USR e ha appreso che i lavoratori avevano ragione!
Dall'a.s 2008-2009 all'anno prossimo i posti passeranno da 6432 a 5119.
Ne risulta un taglio di 1313 posti pari al 20,4%.
Fino a quest'anno la distribuzione tra le province è stata la seguente
provincia | Taglio al 2012-2013 | % su OD 2008-2009 |
Chieti | -445 | -22,60% |
Teramo | -262 | -19,00% |
Pescara | -202 | -13,90% |
L'Aquila | -399 | -24,50% |
totale | -1308 | -20,30% |
Questo, unito al prolungamento dell'età pensionabile, ha avuto anche gravi conseguenze sui supplenti “brevi” per cui i lavoratori hanno visto ridurre drasticamente le possibilità di lavoro.
Razionalizzazione della rete scolastica, accantonamenti di vario genere per lasciare posto ai docenti inidonei o di laboratorio che si sono visti deportare in mansioni non loro, la privatizzazione delle pulizie e della vigilanza, hanno reso impervio, insicuro e senza garanzie contrattuali il lavoro di centinaia di precari ai quali solo a fine anno è riconosciuto il contratto per il prestato sui posti vacanti e non, disponibili. Senza l'intervento di USB quei posti vacanti sarebbero stati “tagliati in modo occulto” seppure autorizzati dal MIUR.
Chi ha avuto la fortuna di lavorare si è trovato con carichi sempre più pesanti, tante segreterie sono quasi al collasso e tanti i plessi scolastici con uno solo bidello!!
Quest'anno, inoltre, sono state bloccate anche le poche assunzioni “promesse” con l'Accordo del luglio 2011, nella provincia de L'Aquila neanche un'assistente amministrativo è stato assunto a tempo indeterminato. Un Accordo voluto da Cisl e Uil che prevede lo scambio tra pochi posti di lavoro e i diritti dei neo-assunti: non sono riusciti a far rispettare neanche questo!
Per apprezzare la gravità della situazione la percentuale dei tagli va in primis rapportata con la media nazionale fissata dal piano di “riorganizzazione” al 17% ma, soprattutto, al fatto che non risulta siano state mai richieste ne concesse deroghe, neanche alla luce del tragico terremoto del 6 aprile 2009.
Si giustificheranno con altre tabelle e i numeri delle iscrizioni in calo, dai nostri dati non supera il 10% dal 2008, anzi il calo delle iscrizioni è la diretta conseguenza dei tagli dei posti di lavoro, sempre più frequente è infatti l'emigrazione di intere famiglie al seguito di un insegnante o un ATA precario in cerca di lavoro in altre regioni o all'estero.
L'allarme che lanciamo è lo spopolamento, conseguente all'impoverimento economico, culturale e sociale dell'Abruzzo.
L'obiettivo immediato di USB è la formulazione da parte dell'USR dell'Abruzzo di una deroga, prevista e legittima in casi simili, che veda il ripristino anche graduale dei posti tagliati a partire da quest'anno.
I lavoratori conoscono le reali esigenze della scuola in Abruzzo, a partire da un piano di assunzioni che regolarizzi tutto il precariato storico e apra le porte alle nuove energie di giovani. La deroga per il prossimo anno scolastico, riteniamo debba essere di almeno 300 posti ATA complessivi e che sia data particolare attenzione alla provincia de L'Aquila, la provincia fino ad oggi più colpita. Abbiamo chiesto un incontro urgente congiunto Miur e Ufficio Scolastico Regionale e nel frattempo l'Unione Sindacale di Base ha già proclamato lo stato di agitazione, predisposto ogni atto legale possibile ed avviato la procedura per l'indizione dello SCIOPERO REGIONALE DI TUTTO IL PERSONALE.