Oltre 400 delegati sono giunti questa mattina a Roma davanti al Ministero della Pubblica Istruzione in occasione della giornata nazionale di sciopero dei collaboratori scolastici, indetta per oggi da RdB-CUB, Cobas e SdL. Rappresentanze da tanti centri del Lazio, ma anche dalla Calabria e dalla Puglia, hanno manifestato per i circa 15.500 ex Lsu e Co.co.co che fra marzo e aprile di quest’anno rischiano di trovarsi senza lavoro a causa dei tagli alle risorse per i servizi di pulizia e di segreteria operati dal governo. Al Ministro Gelmini chiedono di non essere messi alla porta ad un età media di cinquant’anni, senza ammortizzatori sociali e con scarsissime prospettive di ricollocazione in un mondo del lavoro già pesantemente colpito dalla crisi.
Tanta dunque la preoccupazione e la rabbia fra i lavoratori che, fra l’altro, evidenziano i disservizi che andranno a verificarsi nelle scuole, soprattutto quelle del centro-sud: “Se ci licenziano, chi pulirà le scuole? Adesso che è stato ridotto anche l’organico dei bidelli rischiamo che i nostri ragazzi studino in ambienti dove l’igiene non sarà garantita”, commenta una lavoratrice durante la manifestazione.
Una delegazione delle organizzazioni sindacali promotrici dello sciopero ha incontrato la Dott.ssa Caterina De Luca, Responsabile del Gabinetto del Ministero per le Relazioni Sindacali, ed il Dott. Alessandro Barilà, della Direzione Generale Politica Finanziaria e Bilancio. I rappresentanti dell’Istruzione hanno comunicato l’attivazione di un tavolo presso il Ministero dell’Economia, a cui partecipano i Ministeri dell’Istruzione, del Lavoro, della Funzione Pubblica e dell’Economia, finalizzato al reperimento dei fondi necessari per il 2009.
“Siamo alle prime battute - ha commentato dopo l’incontro Emidia Papi, della Federazione nazionale RdB-CUB – ed aspettiamo di vedere risultati concreti sia per quanto riguarda le risorse per la prosecuzione dei servizi, sia per una definitiva stabilizzazione di questi lavoratori, lasciati per troppi anni in una condizione di precarietà e di grave incertezza sul proprio futuro”, ha concluso la dirigente RdB-CUB.
Aderente
alla FSM