Da oltre due mesi l’azienda in appalto, curiosamente guidata dall’ex segretario regionale dei Trasporti del più antico sindacato italiano, ha smesso di erogare gli stipendi, ricevuti in forma di acconto e in surroga da parte della committente SDA, corriere di Poste Italiane.
Nel cuore della vertenza, già in essere dalla settimana scorsa, per il recupero delle somme non percepite, il padrone (ex dirigente sindacale di lungo corso) ha pensato bene di requisire le chiavi dei furgoni e di impedire ai corrieri di lavorare, colpevoli di aver richiesto i loro soldi e accusando il sindacato USB di non rispettare le regole, cioè di difendere i lavoratori, quell’attività che in teoria dovrebbe ricordare bene.
Immediata la risposta del magazzino: da due giorni nemmeno un pacco esce dalla filiale di Pomezia!
Il fallimento della politica degli appalti trova la sua più limpida rappresentazione in questa filiale alle porte della Capitale: 6 aziende in 9 anni, tutte finite allo stesso modo, lasciando debiti tra stipendi, tfr, contributi non versati.
Proprio da Pomezia e da USB è partita un anno fa la richiesta di internalizzazione dei drivers della filiera SDA, questo è il momento di richiederla con più forza e su tutto il territorio nazionale!
Non vogliamo più rincorrere i nostri stipendi, non vogliamo più padroni e padroncini improvvisati, ma dignità, sicurezza, salari adeguati, certezza del futuro. Vogliamo dignità e rispetto per chi quotidianamente sotto il sole, la pioggia o la neve, contribuisce ai profitti di uno dei settori nevralgici dell’economia italiana, ricevendo in cambio briciole, schiene spezzate, minacce e soprusi.
USB lotta al fianco dei corrieri SDA, USB è fieramente avversa all’arroganza padronale e non arretrerà di un solo passo
BASTA APPALTI, INTERNALIZZAZIONE PER I CORRIERI SDA
SCHIAVI MAI
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