Lavoratori,
che USB fosse “scomoda” per l' amministrazione e per i sindacati compiacenti questo lo si era capito, ma che si arrivasse a non convocare la nostra Organizzazione e non accertarsi della nostra presenza all' incontro, questo è grave.
Il 27 giugno si è svolta una riunione al comando di Treviso inerente aspetti importanti dell'organizzazione del lavoro (sedi declassate a presidi, orario personale giornaliero, riposi tra i turni di lavoro ecc) alla quale avremmo sicuramente partecipato.....se ci fosse stato detto.....
Sebbene con il dirigente di Treviso avevamo già espresso le posizioni tramite una nota a verbale di un precedente incontro, ci aspettavamo di ridiscuterle assieme alle altre OO.SS , purtroppo nessuno dei partecipanti alla riunione si è preoccupato minimamente di chiederci almeno perché non eravamo presenti.
Per dovere di cronaca ricordiamo al dirigente di Treviso che le OO.SS., a seguito di convocazione formale, debbano comunicare il nominativo del delegato sindacale e, come vuole la recente normativa, confermare o meno la presenza. (lettera circolare n.5/2014 del ministero della funzione pubblica e lettera circolare della direzione centrale della risorse umane prot.34258 del 5 settembre 2014).
Dopo nostra richiesta ufficiale di spiegazioni e richiesta di nuovo incontro ci è stato risposto picche e che sia la nostra nota a verbale che il nostro comunicato (!?!) sono agli atti del comando....Ci congeda infine con un arrivederci a settembre dove ci sarà una nuova convocazione per un nuovo argomento.
Ottima considerazione dei lavoratori e rispetto delle relazioni sindacali.
Noi non ci fermiamo e chiederemo un incontro sugli stessi argomenti perché se il soccorso è declassare sedi o imporre orari di lavoro senza sentire i lavoratori, noi non ci stiamo.
Chissà cosa ne penserebbe l’ ufficio centrale delle relazioni sindacali se ci dovesse venire il pallino di mettere i “puntini sulle i” riguardo a chi ha fatto cosa. Ricordiamo al dirigente che escludere il sindacato è sinonimo di esclusione dei lavoratori.
In allegato la risposta del comando di Treviso e nostra nota.