Questo è quanto ci ha raccontato un gruppo di soci lavoratori di una cooperativa della logistica: crediamo che valga la pena conoscerlo.
Lavoravano, qualcuno anche dal 2004, insieme ad un centinaio di colleghi, in magazzini di logistica (gestione di rese editoriali) di Caltignaga – Momo (NO) per conto di M-DIS Distribuzione, la quale appalta la commessa ad una Società che ancora subappalta ad un Consorzio che poi li affida ancora ad un altro soggetto, in genere una cooperativa di fuori regione, magari appositamente costituita.
E’ quindi la cooperativa, che mediamente avrà esistenza di tre anni, che metterà al lavoro le maestranze che saranno soci lavoratori.
I soci lavoratori, salvo imprevisti, continuano quindi a lavorare come prima, ma sono chiamati a diventare soci di un’altra cooperativa e così via di seguito.
Ma per questo gruppo di lavoratori il virtuoso meccanismo si è inceppato quando hanno deciso di rivendicare (in contrasto con svariati accordi sindacali aziendali ) la retribuzione prevista dal contratto nazionale di lavoro.
Al momento del licenziamento da parte dell’ultima cooperativa, cessata nel 2014, è stato loro proposto di rinunziare alle rivendicazioni, che ormai sono arrivate in Tribunale: proposta che loro non hanno accettato.
Nello stesso tempo la nuova cooperativa, subentrata per l’esecuzione della solita attività, ha assunto i soci lavoratori della cessata cooperativa , ma “ovviamente” non ha assunto loro che avevano rivendicato i propri diritti.