Il lavoro deve portare dignità non sfruttamento.
Finché nelle campagne d'Italia prevarranno rapporti di lavoro senza contratto o con finte coperture contrattuali ed un'ora di fatica continuerà ad essere retribuita pochi euro, tutti i programmi di rilancio del paese saranno viziati da una palese ipocrisia.
Il grado di sfruttamento e di illegalità impunita che vige in tanta parte del sistema agricolo è ormai più che risaputo ma, nessuna istituzione interviene. La finta “regolarizzazione” dei braccianti immigrati appena approvata che non regolarizza niente e nessuno, lascia immutata la condizione di illegalità diffusa che c'è nelle campagne.
Il cronico sfruttamento non è casuale, serve a tenere bassissimo il costo del lavoro in agricoltura e condiziona verso il basso la retribuzione e le tutele di tanti lavoratori di altri settori.
Il primo passo è eliminare l’invisibilità dei lavoratori.
In Puglia questo dramma, come ben noto, è radicato da tempo, in particolare nelle campagna foggiana e nonostante tutte le denunce fatte dall’USB in questi anni, ha visto scarsa attenzione da parte delle istituzioni regionali. Non si è mai giungi infatti, ad una fattiva risoluzione delle problematiche.
Per queste e tante altre ragioni, l’USB della Puglia terrà una manifestazione il prossimo 9 Luglio, dalle ore 11,00, presso la sede della Giunta regionale pugliese ed ha richiesto un incontro in merito alle condizioni abitative e lavorative dei braccianti di Borgo Mezzanone e Torretta Antonacci della provincia di Foggia, al Presidente Emiliano.
p/USB Coord. Naz. Lavoro Agricolo - Aboubakar SOUMAHORO
p/USB Puglia - Pierpaolo Corallo
p/USB Foggia - Antonio Di Gemma