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Editoriale

Sempre più determinati! Buon 2015!

Roma,

Un anno cominciato male e che sta terminando ancora peggio il 2014. Questa è la sintesi di 12 mesi di governo Renzi che hanno sostituito il governo Letta che ha sostituito il governo Monti che ha sostituito il governo Berlusconi......... tutti governi che hanno gli stessi padroni: l'Unione Europea, la BCE e il FMI, cioè il potere economico e finanziario che sta divorando il mondo e questo continente per mantenere inalterati i margini di guadagno di pochi a danno della vita e del futuro di molti.

La disoccupazione, i licenziamenti, il disagio sociale e la povertà hanno raggiunto livelli insopportabili che ci hanno fatto tornare indietro di decenni.

Ogni giorno la repressione e la mancanza di democrazia si fanno sentire con sempre maggiore insistenza.

Il mondo del lavoro è stato colpito pesantemente e continua ad essere il maggior bersaglio di tale fuoco incrociato, il bersaglio più facile, oggi la classe più debole ed indifesa.

Le responsabilità della politica e di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sono enormi e sono sotto gli occhi di tutti: l'ipocrisia politica ha raggiunto livelli impensabili soltanto pochi anni fa e quello che dovrebbe essere il massimo garante istituzionale, il Presidente Napolitano, spaccia per “antipolitica” tutto ciò che non fa parte del coro, tutto ciò che si discosta dalla logica del pensiero unico imposto a milioni di donne e uomini di questo paese.

Al contrario, l'antipolitica, se proprio vogliamo utilizzare questo termine, è quella che ha caratterizzato la vita dei partiti e dei sindacati “storici” di questo paese che rapidamente hanno abbandonato qualsiasi valore, qualsiasi aspirazione al cambiamento, qualsiasi idea che non avesse il marchio di validità rilasciato dai potentati che si sono succeduti in questi decenni a livello nazionale ed internazionale.

Il “dio mercato” ha inquinato le menti di generazioni ed ora che il periodo delle vacche grasse è terminato ci si sveglia impreparati, inermi e disorientati rispetto ad una crisi che sta travolgendo tutto e tutti.

Ma ci sono anche focolai di resistenza, tentativi di ricostruire un'alternativa reale, lotte generose e coraggiose, solidarietà ritrovate, ricerca di strumenti e pratiche che potrebbero rappresentare la vera novità per il prossimo anno e che dobbiamo tutti sostenere e rinvigorire con estrema convinzione.

Le ultime novità, la legge di stabilità (senza crescita e senza aumento dell'occupazione), il jobs act (che dispiegherà le sue aberrazioni nei prossimi mesi ma il cui disegno si fa sempre più chiaro dopo le ultime novità di Natale), l'ipocrita posizione del governo sul fiscal compact (che impedirà qualsiasi sviluppo e tenuta del sistema paese), ci devono spingere ad una lotta sempre più determinata ed a smascherare le posizioni di chi sindacalmente e socialmente a parole dice di volersi opporre a questo stato di cose ma nella realtà è ad esso assolutamente funzionale.

Come la Cgil che sciopera il 12 dicembre dopo che la legge delega del jobs act era già stata approvata e che utilizza le legittime aspettative e speranze di milioni di lavoratori per ricercare una concertazione perduta e non più proponibile, che non smette di agognare un rapporto organico con la Cisl e con il governo, che partecipa alla lotta interna al PD: ma i lavoratori in carne ed ossa, le loro aspettative ed i loro diritti che cosa hanno a che vedere con tutto ciò?

USB ha trascorso quest'anno tra lotte, scioperi, manifestazioni, formulazione di proposte alternative e costruzione dell'alternativa sindacale: sempre più lavoratrici e lavoratori si ritrovano su questo sentiero difficile ma convincente. Continueremo su questa strada e siamo certi che il prossimo anno non potrà che vederci sempre più protagonisti, sempre più concentrati sugli obiettivi, sempre più determinati ….. e saremo sempre di più!

Buon anno e buona lotta a tutte e tutti!