Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento
Prefetto Paolo Francesco TRONCA
Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Iolanda ROLLI
E,p.c.
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
Ing. Alfio PINI
Ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
Viceprefetto Aggiunto Giuseppe CERRONE
Egregio Capo Dipartimento,
la scrivente USB ha avuto modo di leggere la sentenza del TAR dell’Umbria, sentenza che accoglie il ricorso presentato dal C.N.S.A.S con il conseguente annullamento della convenzione tra la Prefettura, i VVF e il 118 di Terni.
Il ricorso verteva sull’inammissibilità del protocollo intesa e in riferimento specifico alla parte che riguarda il coordinamento del soccorso in zone montane, ipogee ed in ambienti ostili ed impervi attribuito nello specifico al Corpo nazione Vigili del Fuoco.
Ciò scaturita un protocollo di intesa tra la locale UTG la regione umbra il 118 ed il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco convenzione che per la sua professionalità ed ente dello stato preposto al soccorso tecnico urgente attribuisce come dovrebbe essere ai Vigili del Fuoco i compiti di direzione degli interventi, anche se svolti in questi ambiente.
Crediamo e lo sottolineiamo che l’ente per preminenza del soccorso in questo paese quale il Corpo nazionale non può essere soggetto a coordinamenti in ambiti di soccorso ad altri organismi o associazioni di volontariato che parallelamente svolgono attività di aiuto alla popolazione, in particolar modo quando peraltro intervengono più enti.
Il TAR dell’Umbria ha dato una versione contraria a tutto ciò sostenendo le tesi del C.N.S.A.S., volontari del soccorso alpino, svolgente funzione di pubblica utilità, il quale ha impugnato il protocollo di intesa sottoscritto in data 6 agosto 2010 dalla Prefettura di Terni con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Terni e con il responsabile della Centrale Operativa 118 di Terni “per unificare le procedure di intervento del 115 e 118 in caso di soccorso urgente”.
Il protocollo si prefigge di definire le modalità di integrazione operativa tra le parti, inclusa l’uniformazione e la standardizzazione delle modalità procedurali di intervento e la partecipazione congiunta del servizio 118 Umbria Soccorso e 115 Comando VVF di Terni, negli interventi di soccorso.
Premesso che non conosciamo le determinazioni cui l’avvocatura di stato ha presentato in memoria a nostra difesa, e soprattutto pensiamo che non è un singolo TAR che possa stabilire alcune direttive nazionali in ambito del soccorso tecnico urgente, anche di coordinamento crediamo urgente prima di tutto impugnare la sentenza al Consiglio di Stato sia al fine di dipanare questa diatriba sui soccorsi alla popolazione, sia per evitare una sorta di effetto domino su altre convenzioni stipulate sul territorio nazionale.
Risulta, inoltre, essere necessario intervenire in ambito legislativo per chiarire che: il C:N.VV.F. è l’ente di soccorso tecnico urgente primario nel paese e che si avvale di tute le altre organizzazioni esistenti sul territorio ognuno per la propria specificità.
Ribadiamo che deve essere il Corpo nazionale che riceve la richiesta di soccorso e poi secondo lo scenario di intervento si avvale degli altri enti, ciò a tutela dell’incolumità della popolazione e soprattutto per non creare confusioni varie in materia di soccorso su chi comanda di più chi comanda di meno.
Certi di aver dato elementi di riflessioni per intervenire chiediamo con l’occasione un tavolo negoziale sulla materia in questione.