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Comunicati generali

Senza tregua

Nazionale,

In allegato l'intervento di Alesse sul quotidiano della Confindustria

Il Presidente della Commissione di Garanzia sugli scioperi Roberto Alesse, appena reduce da una brillante operazione repressiva tesa a sbloccare merci, tra cui una deperibile “Lamborghini”, bloccate all’aeroporto di Venezia a causa di un nostro sciopero degli addetti al servizio cargo, ha pubblicato un suo pacato intervento sul Sole 24 ore di oggi in cui garbatamente invita le parti sociali a definire una tregua sindacale in occasione di grandi eventi. In particolare il gentile Presidente si riferisce al prossimo semestre italiano di presidenza dell’Unione Europea, che inizierà il 1 luglio e all’Expo 2015 a Milano.

L’argomentazione è forte che più forte non si può: “restituire, agli osservatori internazionali e a quanti parteciperanno agli eventi in agenda, la percezione di un Paese capace di sfruttare, con intelligenza e responsabilità, queste due grandi opportunità” (sic!) ...”credo sia importante che i servizi pubblici possano diventare sinonimo di qualità e di affidabilità…”.

Insomma quei servizi pubblici che ogni giorno vengono messi all’incanto per essere ceduti ai privati in quanto dispendiosi, mal funzionanti e fonte di ogni guaio per la nostra spesa pubblica ora divengono d’incanto sinonimo di qualità e di affidabilità! E pertanto non bisogna lottare mentre la Troika viene in casa nostra a decidere cosa, dove e quanto tagliare la spesa pubblica e i diritti dei lavoratori, e mentre sull’Expo non passa giorno che non ci siano arresti e scoperte di disastri sull’ambiente e sulle maestranze impegnate a realizzarlo.

Non dubitiamo che CGIL, CISL, UIL e UGL, e qualche sindacato autonomo che più autonomo non si può, correranno in men che non si dica in soccorso di questa incomparabile esigenza del Paese di farsi trovare lindo e pinto al cospetto dei predatori internazionali che verranno a fare shopping qui da noi.

Saranno come sempre disponibili a ridurre ancora di più gli spazi del conflitto, tanto loro non ne fanno uso da tempo immemorabile, e a cercare, nonostante i pesci in faccia che quotidianamente ricevono dal governo, di accreditarsi come indispensabile baluardo alla montante canea dei disperati. Si renderanno così ancora più ridicoli e impotenti di fronte ai conflitti, alle lotte, alle manifestazioni che certamente si svilupperanno nel semestre europeo e per impedire che l’expo sia occasione ulteriore per fare scempio di diritti e tutele del lavoro e dell’ambiente.