L’ASC Insieme butta fuori i lavoratori da un appalto aggiudicato solo lo scorso agosto e tiene in sottorganico i servizi di sportello sociale. La logica del risparmio e dello sfruttamento prevale sui diritti dei lavoratori e dei beneficiari dei servizi.
Giovedì 10 novembre si è tenuto il tavolo sindacale tra USB e Società Dolce in merito agli appalti di assistenza sociale e degli sportelli sociali per il distretto Unione Reno Lavino Samoggia, per affrontare i temi relativi alla gestione dell'appalto, aggiudicato in continuità con la gestione degli ultimi dieci anni.
Questa estate abbiamo assistito al caos nel servizio di integrazione scolastica che ha visto l'abbandono da parte della maggioranza dei 120 educatori impiegati, le cui conseguenze non sono ancora del tutto evidenti. Oggi, con un appalto appena aggiudicato, il caos prende definitivamente la residenza negli uffici di via Cimarosa.
A fine settembre ASC comunica unilateralmente che parte degli assistenti sociali verranno sostituiti da personale neoassunto da ASC con contratti a tempo determinato, quindi precario. Società Dolce, titolare dell’appalto, accetta l’espulsione dei lavoratori senza nulla controbattere e senza mettere sul tavolo garanzie di reddito e ricollocamento per i lavoratori sostituiti.
L’appalto, oltre ad essere appena stato aggiudicato, risulta carente di personale per i servizi di sportello sociale ai cittadini.Il personale è in sottorganico: questo fa sì che non vi sia possibilità di sostituzioni in caso di ferie, permessi o malattia, producendo la chiusura del servizio qualora vi siano assenze del personale.
Nonostante quindi il sottodimensionamento, ASC Insieme espelle parte del personale e Società Dolce esegue, in virtù della clausola “fisarmonica” dell’appalto che prevede il diritto di ASC di aumentare o diminuire a piacere del 20% i volumi dello stesso.
Questa situazione, così come successo l’estate scorsa con i servizi di integrazione scolastica (Lotto 3) segnala la mancanza totale di governo dei processi da parte dell'Unione dei Comuni sull’operato di ASC Insieme su qualità del lavoro e qualità dei servizi erogati ai cittadini.
Chiediamo un immediato cambio di rotta per cui venga garantita la continuità dei lavoratori presenti nell'appalto in supporto al servizio di sportello sociale che ad oggi non ha le garanzie minime per tenere aperto. L'Unione dei Comuni, ASC Insieme e Società Dolce, in nome del risparmio implicito nell’economia degli appalti, producono precarietà per lavoratori e precarietà nei servizi che, ad oggi, saranno difficilmente garantiti.
Per questo USB proclama lo stato di agitazione dei lavoratori dell’appalto, chiedendo che l’utilizzo di personale assunto tramite graduatoria a tempo determinato sia funzionale all’ampliamento dei servizi e non a una guerra tra poveri in cui viene usato “personale precario pubblico” a sostituire “personale precario privato”.
L’Unione Reno Lavino Samoggia vigili sulla gestione degli appalti dei servizi di welfare erogati da ASC Insieme, che ad oggi sembrano seguire logiche tutt’altro che coerenti con l’obiettivo di perseguire qualità e stabilità sia per i cittadini che per i lavoratori.
USB Lavoro Privato
Bologna lì 21/11/22