Le dichiarazioni rilasciate attraverso l’Ufficio Stampa comunale dall’Assessora Valeria
Alessandrini sui Servizi Educativi Comunali e sul loro futuro possono essere considerate una generica dichiarazione di intenti, ma sono troppo poco concrete per essere esaustive, anzi lasciano in sospeso e nell’indefinitezza troppi aspetti e questioni.
Per cominciare ci riferiamo alla comunicazione fatta dal Presidente della Delegazione trattante di parte pubblica, nel corso dell’ultimo incontro sindacale, di una generica disponibilità dell’A.C. ad avviare un percorso di stabilizzazione del personale precario, ma solo riconducendolo e subordinandolo temporalmente ad una riorganizzazione complessiva dei S.E.C., per ora solo annunciata.
Abbiamo fatto presente immediatamente che, a nostro avviso, la stabilizzazione del personale precario dei S.E.C., visto che non ci sono motivi tecnico-giuridici ostativi (come dichiarato esplicitamente dal Dirigente del Personale), ma che si tratta esclusivamente di una scelta politica, non può e non deve attendere i tempi, quali che siano, della riorganizzazione dei servizi, ma anzi la deve precedere, così da renderla immediatamente operativa.
Altra questione dirimente in sospeso è quella dell’autorizzazione ad assumere personale insegnante ed educativo a tempo determinato (sostegni e supplenze), rispetto alla quale persino la tempistica degli atti è imperscrutabile. Non è infatti dato sapere quando si potrà avere la risposta dal Ministero sulla stabilità finanziaria e, di fatto, non si dà una risposta ai bisogni dei cittadini, senza voler considerare lo stress fisico e psicologico di un personale che è consapevole di non poter essere sostituito neanche in caso di malattia.
Strettamente legata alle due precedenti e che fa crescere in maniera esponenziale le incertezze sul futuro dei S.E.C. e sulle reali intenzioni dell’A.C. su questi servizi strategici, è la pubblicazione di due bandi di selezione pubblica, per titoli, per assunzioni a tempo determinato (supplenze) di istruttori educativi e didattici. I bandi da noi attentamente esaminati presentano varie incongruenze, a cominciare dai titoli di accesso richiesti e dal fatto che sono stati banditi non tenendo conto di un
percorso tecnico di reclutamento del personale in questione consolidato negli anni, saltando di fatto a piedi pari anche uno specifico accordo sindacale che disciplinava il rinnovo delle graduatorie, e la possibilità di inserimento od integrazione nelle stesse se in possesso di requisiti specifici di servizio presso il Comune di Terni.
È evidente quindi come sia urgente e non più rimandabile un confronto, per fare la necessaria chiarezza sul futuro di quegli importanti servizi. USB ha già trasmesso un’ulteriore richiesta di incontro politico-sindacale all’Amministrazione, nel quale affrontare e chiarire tutti gli aspetti critici che coinvolgono i S.E.C. con particolare attenzione alle questioni descritte. Contestualmente è stato chiesto il ritiro immediato dei bandi di selezione pubblica citati, per correggere le storture ed incongruenze in essi presenti, nell’ottica di non disperdere risorse e professionalità, ma al contrario di farne un valore aggiunto per la qualità dei S.E.C..
Se l’A.C. continuerà ad ignorare le nostre richieste di incontro e si limiterà a risposte non esaustive a mezzo stampa, decideremo insieme alle lavoratrici dei Servizi il percorso da intraprendere.
La Federazione Provinciale USB P.I. Terni