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Lombardia

SERVIZI VIGILANZA: ORGANIZZAZIONE E DEMOCRAZIA, QUESTE SCONOSCIUTE…

Milano,

A TUTTO IL PERSONALE

Epc al Direttore Regionale VVF Lombardia

Ing. A. Monaco

Epc al Dirigente Comando VVF Milano

Ing. S. Barberi

SERVIZI VIGILANZA: ORGANIZZAZIONE E DEMOCRAZIA, QUESTE SCONOSCIUTE…

Le OO.SS. scriventi il 5/10 hanno chiesto un’incontro al primo dirigente, per avere chiarimenti sui criteri e modalità di organizzazione dei servizi di vigilanza attualmente in vigore. Con nota prot. 0043437 del 19/10/2012 ci è stato risposto che il regolamento emanato con l’ODG n.3 del 04/03/2011, continua ad essere la “legge” in materia e che per eventuali chiarimenti alle modalità pratiche di gestione, avremmo dovuto rivolgerci al Responsabile di area (attualmente Geom. Binnella).

Teniamo a precisare, qual’ora qualcuno non se ne fosse accorto, che il Comando di Milano è una realtà diversa e difficile da gestire, in primis il servizio di soccorso tecnico urgente, che dall’insediamento dell’attuale dirigente, ha avuto una caduta verticale mai verificatasi nel nostro comando.

Le quanto meno discutibili decisioni, hanno prodotto una serie di danni alla struttura organizzativa che è sotto gli occhi di tutti, ed hanno tolto titolarità al comando che per tradizione, da sempre e da tutti, era ritenuto una delle vere scuole di formazione. In riferimento alla richiesta d’incontro da noi prodotta, ci preme sottolineare che la stessa è stata fatta dopo i forti e diffusi malumori tra il personale, il quale non riesce a capire le regole imposte, regole che non tengono conto appunto della realtà organica del comando di Milano.

Avremmo avuto sicuramente modo di fare capire in che modo giudichiamo sbagliate le nuove teorie anche su questo fronte dell’organizzazione e, viste le mosse successive alla richiesta d’incontro (nuova DDS dopo 12 gg e risposta dopo 15 gg!), sottolineare il nostro disappunto per le accuse rivolte alle OO.SS. (che per quanto ci riguarda rimandiamo al mittente) con il “proclama” denominato ODS n.772 del 17/10/2012 nel quale, a fronte di sindacati che si ostinerebbero a difendere gli indifendibili, si scorge la figura del dirigente “infallibile difensore dei più”!...

Restiamo sdegnati sia per le accuse (come sempre generiche) rivolte alle OO.SS., che per la mortificazione a cui sono stati costretti quei lavoratori inseriti nella black-list, che hanno avuto il solo torto di rendersi sempre disponibili in qualsiasi giorno e periodo dell’anno, per svolgere servizi, comunque assegnatigli dagli addetti all’ufficio e resi pubblici sugli appositi listoni di servizio.

Ciò non toglie che si condividono naturalmente eventuali provvedimenti su soggetti che si siano resi responsabili di abusi.

In ultimo verifichiamo che, in particolare su tema vigilanze, vi sia una controtendenza e per certi lati incomprensibile presa di posizione di alcune sigle sindacali, che hanno condiviso chi fin da subito, chi strada facendo, le teorie del CELESTE RADIOSO DIRIGENTE, che in verità aveva dimostrato già dalle prime riunione, quali intenzioni avesse in termini di relazioni sindacali e soprattutto di organizzazione del comando!