Dal primo di ottobre è ripresa a pieno ritmo la "mattanza" degli sfratti. Un vero e proprio "tsunami" che investe quasi sette famiglie ogni mattina.
Sono gli effetti di una crisi economica che esercita violenza contro i settori sociali economicamente deboli: i precari, i giovani, gli anziani...I quartieri del centro cittadino oramai sono quasi disabitati. I costi degli affitti sono realmente offensivi per chi vive del proprio salario, figuratevi chi il salario l'ha perso nel corso di questi anni...
A fronte della totale devastazione sociale le istituzioni sono latitanti. Chi incamera mazzette e tangenti, chi gira l'Italia con i pulmini, chi compra i voti dalle organizzazioni criiminali...
I Servizi Sociali, o quello che ne resta, non sono assolutamente in grado di offrire garanzie per il futuro. Se va bene ti danno un centinaio di euro per pagare qualche bolletta, se va male applicano pesanti soluzioni terapeutiche in relazione al rapporto con i minori...
Per questo è giunto il momento di AUTORGANIZZARSI, di gestire in prima persona il futuro dui migliaia di uomini e donne, di garantire risposte con i percorsi quotidiani di lotta e trasformazione.
Se non ci sono i soldi per pagare gli affitti, ORGANIZZIAMO LE
AUTORIDUZIONI...
Se riescono a sfrattare OCCUPEREMO...
Garantire il diritto alla vita e alla sopravvivenza è oggi il minimo.
Per questo occorre, passo dopo passo RIPRENDERSI LA CITTA', ricostruendo vincoli di solidarietà e di mutuo soccorso che ben altri hanno spezzato.
Gli sfrattati del movimento di lotta per la casa