Roma – lunedì, 17 marzo 2014
Nonostante la mobilitazione degli ultimi mesi contro gli sfratti e per rivendicare una vera politica per la casa, il governo Renzi e il suo Ministro Lupi hanno portato all’approvazione del Consiglio dei Ministri il cosiddetto Piano casa.
Questo piano non affronta in alcun modo la reale emergenza abitativa che vive il nostro paese e neppure quella più grave degli sfratti. Solo nella nostra città 21.000 famiglie negli ultimi tre anni (2011/2013) hanno ricevuto le sentenze di sfratto, l’87% delle quali per morosità incolpevole a causa della crisi economica, e nessuno è in grado di sapere quale fine faranno visto che il decreto non affronta in alcun modo questo che è il principale dei problemi. Si lasciano 20.000 famiglie (queste sono il numero delle richieste di esecuzione, sempre nel triennio 2011/2013) nelle mani degli Ufficiali Giudiziari e delle forze dell’ordine che dovranno solo decidere il giorno dello sfratto.
Insieme agli sfratti per morosità a Roma ogni giorno decine di famiglie vengono sottoposte alle richieste di rilascio degli alloggi per finita locazione da parte degli enti previdenziali e in particolare dall’Enpaia.
Sono richieste di sfratto per inquilini che pagano regolarmente gli affitti anche di 1000,00 euro al mese.
Domani in via Deserto dei Gobi 13 sono 24 gli inquilini che riceveranno la visita dell’Ufficiale Giudiziario, con l’Ente Enpaia che richiede puntualmente l’intervento della forza pubblica. Venerdì 21 ancora altri inquilini si mobiliteranno in via Benedetto Croce 68: stesso copione.
L’ASIA-USB denuncia la politica speculativa di gestione del patrimonio abitativo da parte degli enti previdenziali e la completa assenza di una politica abitativa da parte del governo e delle istituzioni locali, in grado di tutelare chi oggi subisce l’attacco alle proprie condizioni di vita con gli aumenti degli affitti, le dismissioni speculative degli alloggi e gli sfratti.
L’ASIA-USB invita gli inquilini resistenti e tutta la città a solidarizzare con queste famiglie, a partire da domani martedì 18 dalle ore 9,00 in via Deserto dei Gobi 13 e venerdì 21 dalle ore 9.00 in via Benedetto Croce 68, che non hanno accettato gli aumenti dei canoni dell’80%, richiesti senza tenere conto della situazione economica in cui versa la nostra città e lo stato di crisi generale.