Stamattina si è tenuto un incontro tra l’Unione Sindacale di Base e il Prefetto di Reggio Calabria sull’imminente sgombero della baraccopoli di San Ferdinando.
È stata l’occasione per ribadire la nostra totale contrarietà alle modalità scelte per attuare questo sgombero, motivata da posizioni che la Prefettura reggina ben conosce da tempo.
Nessuno difende il persistere di una situazione degradante e disumana come quella della baraccopoli.
Nessuno sottovaluta il rischio dovuto all’aumento degli incendi e alla possibilità di nuove morti che, secondo gli inquirenti, sono molto probabilmente frutto di atti dolosi.
Nessuno vuole qui giocare con la vita delle persone.
Quello che non condividiamo è la negazione dello status di lavoratori, costretti a subire l’ennesima scelta emergenziale, mandati in strutture d’accoglienza come se fossero profughi e non braccianti che hanno contribuito e contribuiscono all’economia agricola del nostro paese.
Non possiamo accettare di veder continuare a spendere soldi pubblici per “non soluzioni”.
Invitiamo la Regione Calabria e il presidente Oliverio a convocare al più presto un tavolo con i sindaci del comprensorio e una rappresentanza del Comitato per il riutilizzo delle case vuote, di recente costituzione, per dare gambe concrete all’unica strategia, quella dell’inserimento abitativo diffuso, che può fornire da una parte la risposta ai problemi del disagio alloggiativo, non solo per i braccianti stranieri ma pure per i cittadini del territorio in difficoltà, e dall’altra rappresentare un’opportunità, anche economica, per tutto il comprensorio.
Reggio Calabria 2-3-2019
Unione Sindacale di Base Coordinamento Lavoro Agricolo
Unione Sindacale di Base Federazione Calabria
In allegato l’appello del Comitato per il riutilizzo delle case vuote nella Piana di Gioia Tauro