Nel corso della riunione che si è tenuta venerdì mattina alla presenza del Direttore Generale sono stati presentati alle OO.SS. una serie di emendamenti al decreto legge n. 44/2023 (Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche) che l’Amministrazione andrà a sostenere nella giornata di oggi in Funzione Pubblica.
Non entriamo nel merito delle norme proposte che non possiamo sapere se e come verranno accolte. Possiamo, però, dire con certezza che pur volendo dare una valutazione di “merito” ai singoli emendamenti, alcuni dei quali, se non opportunamente “trattati”, potrebbero causare grossi problemi per la ricaduta organizzativa all’interno dell’istituto, abbiamo purtroppo dovuto prendere atto, ancora una volta, che il tema della necessità di un cospicuo numero di assunzioni in deroga, punto fondamentale della mobilitazione in corso, continua ad essere assente dalla discussione politica tra Sindacati ed Amministrazione.
L’aver previsto due diversi emendamenti (uno che interessa soltanto l’Inail, l’altro di carattere più generale) che riguardano la possibilità di scorrimento della graduatoria per i 75 idonei al concorso “interno” a C1 ed un altro per poter scorrere le graduatorie e sostituire i vincitori di concorso che entro un anno dall’assunzione cessano il servizio (anticipo utilizzo capacità assunzionali), se non può che trovarci più che d’accordo, non può, però, essere letto in altro modo che come tentativo di soluzione a problemi contingenti e non come passo “strutturale” per affrontare il problema della insostenibile carenza di Personale.
La doverosa e auspicabile soluzione in tempi brevi al “problema” dei 75 colleghi idonei al concorso per C1 non porta, infatti, nessuna boccata d’ossigeno alla carenza di Personale: si tratta di colleghi che da decenni lavorano in Inail e che da decenni svolgono funzioni superiori al loro inquadramento come tanti altri che attendono l’applicazione degli articoli 17 e 18 del CCNL 19-21; allo stesso modo la soluzione cercata per poter scorrere la graduatoria e poter sostituire i circa 60 neo-assunti che hanno già rassegnato le dimissioni in fase successiva al termine del periodo di prova, rappresenta solo una goccia, anzi una gocciolina, nel mare delle necessità di Personale del nostro Istituto.
Anche la norma che estende al Personale medico gli istituti del 502/92, pur necessaria e indifferibile se si vuole garantire un futuro alla Sanità dell’Ente, da sola non risolve nell’immediato la grave situazione delle Aree Sanitarie, che ha bisogno di essere discussa urgentemente a quel Tavolo sul Modello Sanitario, annunciato da quasi un anno e mai avviato.
Sia chiaro, tutto ciò che concorre a migliorare le condizioni lavorative ed economiche dei lavoratori troverà il nostro convinto sostegno, ma è anche vero che per farlo in maniera organica e non “a spot” è necessario mettere in campo un’attività partecipativa che nasca già in fase di predisposizione della proposta normativa, quindi, con la necessità di valutare compiutamente ogni aspetto e richiesta rispetto ai tempi stretti oggi utilizzati.
Siamo consapevoli che i nostri Organi non si trovano oggi in una posizione di forza di fronte ad un Governo che, dall’oggi al domani, ne ha decretato il Commissariamento; allo stesso modo, riteniamo che i problemi reali non si possono nascondere sotto al tappeto e che i lavoratori che hanno aderito allo sciopero con percentuali altissime aspettano risposte concrete ai problemi, se non creati, nel tempo, non affrontati e nemmeno gestiti dall’Amministrazione.
Mancando queste risposte, nonostante la richiamata evidente “debolezza”, la riunione tenutasi venerdì può essere letta come un tentativo volenteroso ma maldestro e tardivo di captatio benevolentiae nei confronti delle OO.SS. nonché con un grosso punto interrogativo rispetto ai risultati.
Per questi motivi, volendo sforzarci di avere ancora un barlume di speranza sulla capacità di Inail di ottimizzare le aperture date dal Ministro Zangrillo nel corso dell’evento tenutosi nel mese di aprile, abbiamo chiesto di sostenere nel medesimo pacchetto una proposta emendativa che preveda la messa a regime della norma di prima applicazione contenuta all’interno del CCNL 19-21. Una norma a costo zero che darebbe, in via strutturale, una previsione di crescita professionale a tutto il personale, sia quello in possesso del titolo di studio previsto per l’accesso dall’esterno, sia quello con titolo immediatamente inferiore.
Noi ci saremo sempre, nonostante tutto e tutti, pronti a fare la nostra parte per la difesa ed il rilancio dell’INAIL e del suo Personale... e chiunque sarà chiamato a guidare l’Istituto dovrà fare i conti con i diritti e le legittime rivendicazioni di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori, che sono rimasti gli unici veri baluardi dell’Inail e faranno di tutto per salvaguardarne la preziosa e fondamentale funzione sociale.
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