Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Ricerca

Si è vero: insieme siamo imbattibili e sempre di più!

Roma,

USB PI CRESCE NEL COMPARTO RICERCA

Come in ogni competizione elettorale anche nelle RSU tutti i partecipanti hanno vinto. CGIL ha vinto. CISL ha vinto. E la Uil? Ha vinto anche la UIL.

Qual è la realtà. Senza pretendere di essere coloro che detengono la verità, dai primi dati in nostro possesso ci sembra che complessivamente ci si a un arretramento del sindacalismo complice.

Particolarmente significativo politicamente se raffrontato con l’inequivocabile definitiva affermazione di USB PI che con il 10% dei consensi si consolida quale unica alternativa sindacale anche nel comparto ricerca.

La percentuale di consensi, se si analizza il dato parziale degli enti dove è presente USB PI (in circa un terzo del comparto), è del 25,6% il che significa che dove i lavoratori hanno la possibilità di scegliere USB diventa opzione maggioritaria. In questi enti appaiono chiari alcuni dati:

1) Crescita pressoché generale di USB, con esplosione negli enti in cui appare per la prima volta, e crescita e consolidamento in tutti gli altri.

2) Per USB PI c’è il raddoppio degli eletti e un aumento vicino al raddoppio dei voti raccolti (con un elettorato finalmente più ampio e comprendente i TD).

3) USBPI diviene il secondo sindacato a soli 2,62 punti percentuale dalla CGIL

4) Arretramento evidente, in alcuni enti pesanti dei sindacati confederali che complessivamente scendono sotto il 65%.

5) USB PI è primo sindacato in 2 enti importanti per numero e peso specifico (ISS e ISFOL) e rimane sopra al 10% in tutte le sedi in cui si è presentato.

Particolarmente significativo il fatto che negli enti in difficoltà come ISFOL e ISS venga premiata la capacità di USB di opporsi ai processi di smantellamento a fronte della politica di “riduzione del danno” praticata dal sindacalismo collaborazionista.

Anche in funzione di ciò per USB sarà semplice il dopo elezioni perché continueremo a fare quello che abbiamo fatto prima e dopo le elezioni. Mentre sarà un problema per i confederali, dopo le promesse elettorali, riprendere il filo in una situazione in cui si sono svenduti la ‘res publica’ e la ricerca, con essa.

Infine, ultimo dato utile all’analisi del voto è come l’astensionismo di protesta di alcune organizzazioni si sia tradotto in stampella per CGIL CISL e UIL, mentre la crescita di USB PI risulta indipendente da questo dato. Un bel modo di concludere esperienze storicamente importanti.

E adesso pancia a terra, c’è tanto lavoro da fare per continuare a difenderci e a difendere il nostro settore.