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EDILIZIA PUBBLICA

SIAMO STANCHI DI ASPETTARE RIPRENDIAMOCI IL DIRITTO ALLA CASA POPOLARE

Roma,

Nonostante la mano pesante del governo dei banchieri e della grande finanza contro chi – come gli studenti e i precari ieri –  scende in piazza in difesa dei beni comuni e contro le politiche di austerità, LE LOTTE SOCIALI NON SI FERMANO.

Oggi la determinazione del Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa, del Comitato Obiettivo Casa e dei Blocchi Precari Metropolitani ha voluto rispondere all’inerzia e al malaffare del sindaco Alemanno. Per questo, in centinaia, abbiamo invaso il cantiere quasi ultimato e gli alloggi di via Rivisondoli, nel quartiere Tiburtino–Rebibbia: case che l’amministrazione capitolina si era impegnata a consegnare agli aventi diritto già diversi anni fa. 

Si tratta, nella fattispecie, di circa 35 nuclei familiari, in emergenza abitativa da oltre dieci anni e ormai da troppo tempo costretti ad aspettare l’assegnazione degli alloggi a loro destinati, fra cui proprio i 20 (su un totale di ben 108) che la società di costruzioni CAM doveva rendere disponibili a via Rivisondoli, in qualità di opera a scomputo e in cambio degli interventi privati realizzati in zona Casal Bertone. 

E invece le speculazioni realizzate a Casal Bertone dalla CAM non sono servite nemmeno a garantire 20 alloggi ai senza casa di Roma. Il tutto grazie alla complicità fra gli interessi dei soliti signori del mattone – i mai abbastanza disprezzati PALAZZINARI – e la giunta comunale (quella attuale, ma pure quella che l’ha preceduta...), che preferisce fare affari con i poteri forti piuttosto che risolvere gli urgenti problemi della città. 

Non sono bastati, infatti, i protocolli di intesa siglati e le pre-assegnazioni firmate per garantire a queste famiglie la possibilità di poter vivere in una casa vera e popolare. 

E di conseguenza, ancora una volta, siamo stati costretti a fare da soli e a metterci in gioco in prima persona per riconquistare un diritto negato. Ora non ce ne andremo certamente a mani vuote, come non daremo tregua a un sindaco che nei prossimi mesi vuole approvare un valanga di delibere “urbanistiche”, preludio a un nuovo, devastante sacco di Roma.

Del resto mentre un numero crescente di persone non riesce più a pagare mutui e affitti e/o ad arrivare alla fine del mese, a Roma ci sono oltre 200.000 alloggi vuoti e sfitti: quanto tempo ancora potrà essere sopportato questo insulto ai danni di chi vive nella precaritetà e soffre la crisi? 

Alle ragazze e ai ragazzi caricati e arrestati ieri va la nostra totale e incondizionata solidarietà: 

LIBERE TUTTE * LIBERI TUTTI * RIPRENDIAMOCI TUTTO