Personale sballottato tra più Sezioni, con conseguente incertezza sulle proprie mansioni e senza una reale programmazione organizzativa, ma semplicemente un modo per tappare “buchi” di personale e dunque una chiara dimostrazione di difficoltà dei vertici dell’Ufficio nel gestire/pianificare la normale attività amministrativa all’interno delle varie Sezioni.
Mail e protocolli duplicati, se non addirittura mai assegnati, con tutte le conseguenze connesse e, in generale, una gestione del protocollo essenzialmente allo sbando; una comunicazione difficoltosa, e incerta, a più livelli; gli “storici” problemi di gestione del servizio di controllo passeggeri in arrivo e in partenza da Tunisi, ecc.: all’Ufficio delle Dogane di Palermo si registra, in definitiva, un andamento dell’attività amministrativa confuso, e incerto, che arriva in taluni casi a determinarne la paralisi.
Il tutto accompagnato dalla tendenza a scaricare a valle responsabilità che sono di stretta competenza dirigenziale.
Come dimostra del resto la vicenda della delega della Responsabilità amministrativa dei vari procedimenti, che è stata gentilmente elargita dall’oggi al domani a vari colleghe e colleghi dell’Ufficio delle Dogane di Palermo, che si trovano nell’assurda posizione di doversi firmare, e magari nelle intenzioni dell’Ufficio anche sentire, responsabili nel suo complesso, per esempio, dell’emissione di un Atto impositivo già prescritto, nel momento in cui è stato assegnato al singolo funzionario; attribuendo di fatto ad esso, responsabilità amministrative che non sono assolutamente di sua competenza, se non peggio nel triste tentativo di voler scaricare tutto sui funzionari, che si trovano già quotidianamente a lavorare in un Ufficio che oltre a essere cronicamente sotto organico (come più volte denunciato), è anche gestito con forme di pressione finalizzate a colmare inefficienze che competono ad altre e più alte figure.
Si segnala, inoltre, a peggiorare lo stato delle relazioni sindacali già deficitarie, un inaccettabile e gravissimo, poiché volutamente mirato, “attacco” ad uno dei nostri delegati sindacali; gesto che nella sua gravità, tra l’altro, mostra l’ennesimo tentativo, di ribaltare su un singolo funzionario carenze/inefficienze strutturali che, invece, chiaramente dipendono dall’intero Ufficio; forse nel malsano, e pericoloso, tentativo di mettere, così facendo, un collega contro l’altro e applicare a Palermo il divide et impera di latina memoria.
Ci auspichiamo, quindi, oltre al ritorno di relazioni sindacali improntate a maggior rispetto, anche il ritorno ad una più “normale” e razionale gestione del personale dell’Ufficio delle Dogane di Palermo; nella speranza che chi è chiamato a dirigerlo e coordinarlo, invece di essere fonte di ulteriore tensione, con buona pace dei principi di tutela dell’integrità psico- fisica in capo a
l datore di lavoro, supporti tutto il personale nel suo sforzo di portare, comunque, avanti l’attività amministrativa dell’Ufficio, sotto la pressione di carichi di lavoro sempre più insostenibili, a causa, come detto a più riprese anche di una forte e cronica carenza di organico.
USB PI Agenzie Fiscali Sicilia